
Milanese doc, anche se il cognome tradisce origini pugliesi mai davvero esplorate, dopo la laurea in filosofia è arrivata ad Avvenire il 6 gennaio del 2004, senza più uscirne. Innamorata della cronaca e delle storie, le racconta cercando riscatto negli abissi del disagio adolescenziale, dell'emergenza educativa, nel mondo delle dipendenze. Scrive di donne, di violenza sulle donne, di coraggio e determinazione femminili, ha coordinato insieme alle colleghe Lucia Capuzzi e Antonella Mariani le campagne “Donne afghane” e “Donne per la pace”, che sono diventate libri per Vita e pensiero e fronti di collaborazioni sempre nuove con il mondo delle associazioni, della cooperazione e delle università. Dopo oltre dieci anni trascorsi nel cuore del giornale, alla redazione Interni, ora lavora al Desk centrale, seguendo tra le altre cose gli imprevedibili esiti dell'integrazione carta-digitale.