giovedì 7 dicembre 2023
Il Papa con una bambina

Il Papa con una bambina - ANSA

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La prima Giornata Mondiale dei Bambini, per immaginare un mondo diverso

Una Gmb, una Giornata Mondiale dei Bambini sulla scia della Gmg, la Giornata Mondiale della Gioventù, si terrà a Roma i prossimi 25 e 26 maggio 2024. Lo ha annunciato "con gioia” papa Francesco nell’Angelus dell'8 dicembre. «L’iniziativa risponde alla domanda - ha detto il Papa -: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Come Gesù vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro?». L’evento, che vedrà riversarsi a Roma migliaia di bambini e bambine da tutto il mondo, è patrocinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione che già aveva offerto il patrocinio dell’evento del 6 novembre scorso “Impariamo dai bambini e dalle bambine”. «Il 25 e 26 maggio prossimi desideriamo immaginare con i bambini e le bambine, a partire dai loro sogni e desideri, un mondo diverso, dove ci sia pace, cura dell’ambiente e scelta per la fraternità», hanno dichiarato padre Enzo Fortunato, Marco Impagliazzo e Angelo Chiorazzo, coordinatori del Comitato Organizzatore.

La Cei e la nave dei soccorsi: «Accuse diffamatorie»

«Sdegno e disappunto» sono stati espressi in una nota dalla Conferenza episcopale italiana per le «accuse diffamatorie» di cui è stata oggetto, insieme ad alcune Diocesi, nell’ambito di una campagna stampa che prende spunto da un procedimento penale in corso a Ragusa a carico di membri dell’equipaggio della nave “Mare Jonio”. Il processo, la cui udienza preliminare era fissata per il 6 dicembre ma è stata rinviata al 14 febbraio 2024 per un difetto di notifica, si basa sull’ipotesi accusatoria di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” con l’aggravante di averne tratto profitto. Tuttavia gli articoli pubblicati nei giorni scorsi erano centrati sul presunto finanziamento della Chiesa italiana – che non è minimamente coinvolta nella vicenda giudiziaria - a Mediterranea Saving Humans, a cui la nave Mare Jonio fa capo. Eppure la Cei non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea, mentre ha accolto le richieste presentate da due Diocesi - si legge nella nota - «in una cornice ampia» di aiuto e assistenza ai migranti e agli sfollati della guerra in Ucraina. Del resto la Chiesa è la sola istituzione a finanziare, con circa 80 milioni l’anno, progetti di sviluppo nei Paesi poveri e a promuovere i corridoi umanitari, l’unica alternativa sicura e legale ai “viaggi della morte”.

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Due mesi di guerra Hamas-Israele, e non si vede all'orizzonte una soluzione

Alcuni giorni di pausa umanitaria avevano illuso che lo stop alle armi e lo scambio di prigionieri potessero essere il preludio a una vera tregua per Gaza. Invece la ripresa dei combattimenti sembra confermare che quella in corso, due mesi esatti dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, sarà la guerra più lunga che ha coinvolto la Striscia. La determinazione di Netanyahu di espellere Hamas, responsabile del pogrom del 7 ottobre, si scontra con la difficoltà di attaccare le basi della milizia integralista, nascoste tra abitazioni e strutture civili. Di qui il bilancio spaventoso di morti tra i palestinesi che ha già superato la cifra di 17mla, con una prevalenza di donne e minori. Anche gli Stati Uniti, oltre all’Onu e a tutto il mondo islamico, premono su Israele perché limiti le vittime collaterali. Soprattutto, non si vede a breve una possibile soluzione alla crisi, perché Hamas soffre ma conta sull’ostilità crescente verso l’azione di Tel Aviv e manca un credibile candidato alternativo per assumere il controllo di Gaza una volta conclusi i combattimenti. Il tutto mentre la sorte degli ebrei in ostaggio si fa più incerta e il conflitto potrebbe allargarsi a Nord con il coinvolgimento di Hezbollah. (Andrea Lavazza)

Sessismo e violenza nei testi dei cantanti trap, tra libertà e responsabilità

Il tragico omicidio di Giulia Cecchettin a Padova ha provocato anche una riflessione sull'educazione affettiva dei più giovani. L'importanza della famiglia e della scuola è stata rimarcata dal padre Gino nel vibrante discorso pronunciato nella Basilica di Santa Giustina durante i funerali della figlia 22enne. Uno degli aspetti evocati da molti educatori è quello della musica trap, i cui contenuti sono molto spessi violenti e sessisti e presentano una visione della donna al servizio dell'uomo. Anche Avvenire si è interrogato su questo tema: se il professor Marco Erba considera importante parlarne a scuola con i ragazzi per sollecitare le loro sensazioni e opinioni, la nostra esperta di Spettacoli Angela Calvini ha interpellato numerosi artisti, da Cristiana Capotondi a Caterina Caselli, da Renato Zero a Simona Molinari. La censura non è in generale considerata una opzione, ma una qualche forma di "protezione" per i più giovani sì. «Sensibilità e buon senso», dice Amadeus, che però ospiterà a Sanremo 2024 il trio emo-trap La Sad, noto per i testi "decisamente inappropriati", come denuncia il Codacons. Matteo Marcelli ha passato in rassegna i contenuti delle canzoni di trapper noti come Sfera Ebbasta e Emis Killa, tra libertà d'espressione e cattivo esempio.

Sempre più numerosi i diaconi permanenti, servizio per la Chiesa in uscita

Un servizio per la Chiesa in uscita. Si potrebbe sintetizzare così la sfida che i diaconi permanenti in Italia stanno vivendo all'interno delle proprie comunità parrocchiali e delle diocesi. Sono 4.800 e il loro numero è in costante crescita. Ne parla con Enrico Lenzi il presidente nazionale della Comunità del Diaconato Enzo Petrolino, nel giorno in cui a Vicenza il vescovo Brugnotto ordina sei nuovi diaconi permanenti. Sono uomini, sposi, padri di famiglia che scelgono, con il consenso delle mogli, di essere ordinati in un ministero che li unisce nell'attività pastorale. «Una delle sfide per il nostro impegno è rappresentata dalle unità pastorali spesso prive della presenza di un sacerdote - spiega Petrolino -. Spetta a noi suscitare nelle comunità maggior responsabilità nei laici, anche nei confronti dei nuovi ministeri rilanciati da papa Francesco: lettorato, accolitato e catechista».

Scoperto a Pompei un panificio-prigione. «Il lato più sconvolgente della schiavitù antica»

Un panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane (LEGGI QUI). Un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati. Il ritrovamento sembra confermare la descrizione del celebre racconto di Apuleio dal titolo "L'asino d'oro" contenuto nelle" Metamorfosi". L'impianto è emerso nella Regio IX, insula 10, di Pompei dove sono in corso scavi nell'ambito di un progetto di messa in sicurezza e manutenzione. «È il lato più sconvolgente della schiavitù antica - ha commentato il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel - quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza».

Conto alla rovescia per la riapertura di Notre-Dame. E Macron invita il papa nel 2024

Alla riapertura della Cattedrale di Notre-Dame, prevista fra un anno, nella solennità dell’Immacolata del 2024, il presidente francese Emmanuel Macron ha pubblicamente invitato papa Francesco. L’annuncio è giunto dopo la visita mattutina del capo dell’Eliseo al cantiere, per lanciare simbolicamente il conto alla rovescia. Grazie a telecamere montate su droni, i francesi hanno assistito in diretta alle immagini molto spettacolari dell’ascesa vertiginosa di Macron, munito di caschetto bianco da cantiere, fino in cima alla guglia, a 96 metri d’altezza, con vista mozzafiato su Parigi. Un modo inedito per presentare l’avanzamento dei lavori sull’edificio che era il più visitato di Francia (12 milioni di fedeli e turisti), prima del rogo del 15 aprile 2019, capace di suscitare una viva emozione planetaria.

Il Vangelo di domenica 10 dicembre commentato da padre Ermes Ronchi

II Domenica di Avvento - Anno B

Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto» - ASCOLTA IL PODCAST

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