giovedì 12 gennaio 2023
Aumenti in vista per colf e badanti

Aumenti in vista per colf e badanti - Archivio Ansa

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Colf e badanti: costi in più per le famiglie. Il dilemma degli aumenti di stipendio

Lunedì 16 gennaio ci sarà l’ultimo incontro tra associazioni dei datori di lavoro e sindacati per evitare che due giorni dopo scattino in automatico gli aumenti di stipendio di colf, badanti e baby sitter. In queste ore si sta lavorando a un accordo che tenga insieme da una parte l'adeguamento della retribuzione minima dei lavoratori domestici alla crescita record dei prezzi registrata lo scorso anno e dall'altra le preoccupazioni dei datori di lavoro. Il problema è che nelle vesti di questi ultimi ci sono le famiglie italiane, le stesse che stanno già subendo gli effetti negativi dell’incremento dei prezzi su bollette, carburanti, alimentari ecc. Sulla carta ci sono incrementi del 9% circa dei minimi contrattuali, fino a 120 euro al mese per le badanti, circa 1.700 euro l’anno (i datori che già pagano oltre la retribuzione minima non sono coinvolti), Senza considerare un analogo incremento dei contributi. I sindacati parlano di cifre minori e sottolineano come sia corretto tutelare lavoratori particolarmente “deboli”, come quelli domestici. Le associazioni di datori di lavoro sottolineano invece le difficoltà delle famiglie a far fronte a spese sempre più elevate, in particolare per la cura degli anziani. Il rischio, dicono, è che ulteriori incrementi dei costi possano indurre le famiglie a preferire l’impiego “in nero” dei lavoratori. Effetto non improbabile in un settore, quello del lavoro domestico, che già ha il triste record del 52% di tasso di lavoro irregolare (QUI TUTTI I DATI). Per venire incontro alle famiglie e contrastare il ricorso all’informalità, le associazioni di datori di lavoro propongono la totale deducibilità dei costi per il lavoro di cura e l’introduzione di un assegno unico per i non autosufficienti, simile a quello istituito per i figli, legato all’assunzione regolare di un assistente. (Francesco Riccardi)

La benzina aumenta per via dello stop al taglio delle accise. Ma il costo politico è ancora più alto

Al centro dell’agenda politica italiana è finito all’improvviso il prezzo dei carburanti. Il governo ha deciso di non prorogare il taglio delle accise che era stato introdotto a marzo e già ridotto, da 25 a 15 centesimi, lo scorso dicembre. Dal 1° gennaio i prezzi di benzina e gasolio sono saliti di circa 18 centesimi al litro, e questo era prevedibile (lo “sconto” sull’accisa era di 15 centesimi, che diventano 18,3 con l’Iva). Quello che probabilmente non era previsto era il costo politico dell’aumento. Davanti al malumore della popolazione il governo prima ha tentato di dare la colpa alla «speculazione» di petrolieri e benzinai, poi davanti ai numeri della Guardia di Finanza, che hanno attestato come il rincaro fosse legato al ritorno della tassazione ai livelli normali, la presidente Giorgia Meloni ha rivendicato la scelta fatta - le poche risorse spostate dagli sconti sui carburanti a quelli sulle bollette - e annunciato un piccolo correttivo: le accise potranno scendere se aumentano le entrate Iva. Una mezza apertura che ha convinto però i sindacati dei benzinai a congelare lo sciopero del 25 e 26 gennaio. Tutto a posto, dunque? Quasi, considerato che nel programma elettorale di Fratelli d’Italia si parlava di «sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise». Ma si sa, una cosa sono le promesse elettorali, un'altra governare... (Pietro Saccò)

Addio a fratel Biagio Conte, il paladino dei poveri sulle orme di san Francesco

Una vita sulle orme di San Francesco; fratel Biagio Conte, scomparso all'alba di giovedì a Palermo ad appena 59 anni, è stato paragonato al Poverello di Assisi, come ha scritto don Maurizio Patriciello in un suo commento per Avvenire, per la sua scelta radicale di stare accanto agli ultimi, vivendo con e per loro, caricandosi la croce sulle spalle per sopportarne le stesse sofferenze. Ha fondato opere caritatevoli che distribuiscono pasti e assistenza medica ai più poveri, ha affrontato lunghi digiuni per denunciare l'indifferenza del mondo ai mali degli uomini, si è rifugiato in una grotta per sperimentare l'estremo distacco. «Generoso missionario di carità e amico dei poveri» ha scritto in un telegramma papa Francesco. «La città degli uomini raccolga il testimone di un esempio così fulgido», ha aggiunto l'arcivescovo Corrado Lorefice, che martedì prossimo ne celebrerà i funerali in Cattedrale.

La fake news della Caritas che prende soldi dall'Inps

Macché accordi milionari tra Inps e Caritas. Una autentica cantonata, quella presa da alcuni fonti giornalistiche che "rivelavano" presunti compensi di cui godrebbe l'organizzazione ecclesiale per svolgere le pratiche per indennità e sussidi a favore dei poveri, con tanto di "giro d'affari" di 200 milioni di euro. Invece, bastava consultare sia il sito della Caritas stessa sia quello dell'Inps per sapere che l'intesa prevede che gli oneri siano a carico delle parti. Il progetto si chiama “Inps per tutti” e non prevede nessuna remunerazione per nessuno dei sottoscrittori coinvolti. È un accordo di collaborazione a titolo gratuito tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), la Caritas Italiana e la Comunità di Sant’Egidio. E il presunto affare da 200 milioni l’anno? Fake news: «Come precisato nell’art. 5 dell’accordo rinnovato nel 2022: “Sono a carico di ciascuna delle Parti gli oneri sostenuti per l’attuazione del presente Accordo Quadro”». Ne parla anche il presidente dell'Inps Tridico in un colloquio con il direttore Tarquinio sul giornale di domani, domenica.

Mille cristiani in fuga dai villaggi per scongiurare le conversioni forzate

In India ancora una volta i cristiani di origine adivasi (aborigena) sono nel mirino degli estremisti indù che ne chiedono la riconversione all’induismo. Oltre mille sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi nello Stato centrale di Chhattisgarh per sfuggire alla conversione forzata. E così in altre realtà locali. Rapporti delle organizzazioni per la tutela delle minoranze segnalano che nei distretti di Narayanpur e Kondagaon è in corso “una campagna organizzata” per riportare all’induismo i cristiani convertiti in passato al cristianesimo per sfuggire alla sopraffazione dell’induismo militante e delle caste superiori. Lo racconta Stefano Vecchia in questo approfondimento.

Il giudice Livatino «pellegrino» a Roma: la reliquia (la camicia insanguinata) in parrocchie e istituzioni

Dalla Cassazione al Csm, ma anche parrocchie, università, scuole superiori: sono queste alcune delle tappe della peregrinatio romana, e la prima in forma così solenne, della reliquia del beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” di 38 anni, martire della lotta alla mafia, ucciso il 21 settembre 1990 in un agguato sulla strada statale tra Canicattì e Agrigento, mentre viaggiava da solo per recarsi al lavoro in Tribunale, e poi beatificato il 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento. La peregrinatio del beato Livatino e della sua reliquia (la camicia intrisa di sangue), voluta e programmata dalla venerabile arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei siciliani in Roma, è iniziata venerdì sera con l’accoglienza nella Basilica di San Marco al Campidoglio, cui seguiranno otto intensissimi giorni, fino a sabato 21 gennaio, quando la reliquia farà ritorno ad Agrigento.

Quando un'intellettuale di sinistra incontra le suore... nasce un libro!

Un'intellettuale non credente di sinistra - Ritanna Armeni - inizia una collaborazione con il mensile "femminile" dell'Osservatore Romano (Donne Chiesa Mondo) e scopre un universo che, per sua stessa ammissione, le era rimasto per anni precluso sotto una coltre di pregiudizio culturale misto a ignoranza. Insieme all’aver scoperto «suore ingegnere, teologhe, dottoresse, imprenditrici, grandi organizzatrici, filosofe, storiche», si è anche imbattuta in una storia davvero unica e particolare: l’azione dei conventi femminili a Roma durante l’occupazione nazista per mettere in salvo migliaia di ebrei. E in particolare nella vicenda delle suore francescane della Misericordia sulla via Salaria e delle famiglie che hanno bussato a quella porta. Di questo parla il suo libro uscito martedì scorso, Il secondo piano (Ponte alle Grazie, pagine 276, euro 16,90), recensito da Lorenzo Fazzini nelle pagine culturali di Avvenire.

Il Vangelo di domenica 15 gennaio commentato da padre Ermes Ronchi

Gesù, Agnello che toglie il peccato del mondo. Il Vangelo di domenica 15 gennaio commentato da padre Ermes Ronchi

II Domenica Tempo ordinario - Anno A "In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo" LEGGI QUI

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1) Ricorrenze, summit, viaggi papali: ecco cosa succederà quest'anno nel mondo - Mondoemissione.it

2) Un processo lungo 6 anni, non per omicidio ma per "aggressione": così una donna di Singapore ha ottenuto una condanna a 14 anni per le torture mortali inflitte alla sua giovane colf birmana - Asianews.it

3) Le 100 donne africane che guidano il cambiamento - Redattoresociale.it

4) Al via nella cattedrale di Cagliari la causa di beatificazione di padre Puggioni - Agensir.it

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