giovedì 9 febbraio 2023
Mesut Hancer tiene la mano della figlia 15enne Irmak, morta nel crollo della sua casa a Kahramanmaras, nella Turchia meridionale

Mesut Hancer tiene la mano della figlia 15enne Irmak, morta nel crollo della sua casa a Kahramanmaras, nella Turchia meridionale - Afp

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Può un terremoto essere una opportunità per riflettere sulla guerra e sulla pace?

Una delle immagini più strazianti del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì scorsi ha sconvolto Turchia e Siria è quella del padre che stringe la mano della figlia 15enne, morta schiacciata sotto le mura della sua casa. Le vittime hanno superato la cifra di 22mila, la distruzione è immane. L'unico dato consolante è la gara di solidarietà che ha coinvolto tutto il mondo, pur nella estrema difficoltà di portare aiuti e soccorsi. La risposta inevitabilmente è impari alla bisogna, come scrive Fulvio Scaglione, ma c'è stata e ha superato divisioni e perfino guerre. L’Onu e l’Unione Europea, la Nato, che ha rapporti da sempre gelidi con la Siria e ultimamente burrascosi con la Turchia, Paesi amici delle vittime (l’Iran e la Russia per la Siria, l’Azerbaigian per la Turchia) e Paesi nemici tra loro come la Russia e l’Ucraina. Paesi con cui la Turchia ha appena riallacciato le relazioni come Israele, e altri con cui ha a lungo polemizzato come la Germania. E l’Italia, la Polonia, la Francia, la Spagna. I grandi e potenti come India, Cina e Usa, i piccoli e ricchi come gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar... È la risposta che ci voleva, in un mondo che a tratti sembra vivere un impazzimento collettivo. Ora si apre anche un piccolo spiraglio sul fronte delle ultradecennali sanzioni contro il governo siriano, che gli Stati Uniti, per primi, hanno allentato per consentire più aiuti umanitari. Sarebbe importante che questa esperienza non si disperdesse una volta superata la prima emergenza. Se c’è un momento in cui superare divisioni che si scaricano in gran parte su gente innocente, è questo. Se c’è un’occasione per riflettere sugli sbagli e sulle opportunità, sulla guerra e sulla pace, è proprio quella che viene da un immane disastro naturale. Ai politici delle nazioni il dovere di non sprecarla. A noi la speranza che ciò avvenga.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana per l'emergenza, mentre la Conferenza episcopale italiana, che all'indomani del terremoto ha stanziato 500mila euro dai fondi dell'8xmille, ha indetto una colletta nazionale che si terrà in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo.

Un anno di guerra, l'appello a Ucraina e Russia: «Cessate il fuoco»

Si avvicina il primo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. Il presidente Zelensky nei giorni scorsi, non senza provocare qualche tensione tra alleati, ha incontrato a ranghi scomposti i leader europei con la richiesta di più armi (missili a lunga gittata e jet), mentre la Ue studia nuove sanzioni contro la Russia. Il copione appare quello consueto, come se la guerra fosse ormai uno scenario ineluttabile. E invece non lo è e non lo deve essere. Serve - e Avvenire lo ripete fin dall'inizio di questa crisi epocale - tutta un'altra risposta, come scrive Andrea Lavazza: «Molti partner danno ancora l'impressione di essere preoccupati di salvaguardare i propri interessi mentre l'unico e vero interesse preminente dovrebbe essere quello di spegnere l'incendio che sta divorando decine di migliaia di vite, città, paesi, campagne e prospettive di pacifica convivenza dell'intero continente». Ottenere la sospensione dei combattimenti è difficile ma necessario. Per questo si deve fare ogni sforzo. Lo dicono gli organizzatori della marcia Perugia-Assisi straordinaria del 24 febbraio, che in un appello pubblicato da Avvenire si chiedono: «Aiutare l'Ucraina è giusto. Ma siamo sicuri che lo stiamo facendo nel modo giusto?».

Chi comanda nel Canale di Sicilia? La Libia. Gli audio del mancato sequestro di 4 pescherecci

A comandare nel Canale di Sicilia è Tripoli: è l'amara verità che emerge dalla ricostruzione, fatta dal nostro Nello Scavo e da Max Firreri, di quanto avvenuto venerdì 3 febbraio, quando quattro pescherecci siciliani erano in procinto di essere catturati dalle motovedette libiche. Le comunicazioni radio ottenute da Avvenire, e pubblicate sul nostro sito internet, non lasciano spazio alla buona fede dei guardacoste tripolini e ai loro ufficiali a terra. Solo l’intervento di una nave da guerra italiana ha scongiurato la cattura dei motopesca italiani e del loro equipaggio. Le registrazioni delle comunicazioni descrivono tutti i rischi e tutta la drammaticità di quelle ore. I comandanti dei pescherecci implorano via radio un intervento della Marina Militare, nome in codice “Lavinia”. E da questa l’ufficiale ribadisce di mollare tutto e dirigersi verso Nord («Anche se siete in acque internazionali, sapete benissimo qual è la situazione in atto»). Fino a quando sulla scena arriva un elicottero da combattimento italiano, che punta sulla motovedetta costringendola ad allontanarsi di alcune bracciate di mare. Il tutto alla vigilia della consegna a Tripoli, da parte del governo italiano, di una nuova motovedetta.

Le giornaliste di Avvenire per le donne afghane: un articolo al giorno fino all'8 marzo

La nostra voce per l’Afghanistan. Le giornaliste di Avvenire, tutte insieme, vogliono accendere i riflettori sulle bambine, le ragazze, le donne afghane. Per non dimenticare chi non può lavorare, frequentare la scuola dopo i 12 anni, spostarsi senza un uomo della famiglia al fianco. Da domani, 12 febbraio fino all’8 marzo, Festa delle donne, ogni giorno su www.avvenire.it proporremo testimonianze, analisi e interviste per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cancellazione della donna che si consuma nell’Emirato islamico dei taleban. Qui un video di presentazione e tutti i dettagli dell'iniziativa, che diventerà aiuto concreto grazie a una sottoscrizione per finanziare un progetto di sostegno scolastico per le bambine e le ragazze afghane, portato avanti da partner locali con l’appoggio della Caritas.


LeBron James, l'ex bambino senzatetto diventa il miglior marcatore di sempre

LeBron James, star dei Lakers, è diventato il miglior marcatore di sempre della Nba con 38.390 punti. Una sequenza lunga come il cammino che ha portato il bambino senza tetto di ieri a salire oggi a 38 anni sul trono dei marcatori di sempre nella storia del basket. “The king” ha infranto un record che esisteva da prima che nascesse. La sua è stata un’infanzia durissima, con una madre bambina e un padre sparito, senza nemmeno una casa stabile. LeBron non l’ha mai dimenticato: «Non ho idea di come abbia fatto a tenermi sempre felice, a comprarmi le scarpe, a farmi trovare tutti i giorni il cibo sulla tavola, a tenere calda la casa la notte d’inverno... È lei la mia ispirazione». Qui la storia speciale del campione, raccontata da Antonio Giuliano.

Le figlie di capitan Vialli dal Papa per condividere il suo ultimo desiderio

Olivia e Sofia, le figlie di Gianluca Vialli, il campione di calcio scomparso il 6 gennaio scorso, mercoledì 8 febbraio hanno preso parte all'udienza generale di papa Francesco in Aula Paolo VI. Le due ragazze erano accompagnate dalla mamma Cathryn White Cooper, dai due fratelli maggiori di Vialli e i giovanissimi nipoti. Hanno voluto incontrare papa Francesco per condividere il desiderio più grande che papà Gianluca ha portato nel cuore, fino al giorno della morte: «Vorrei avere il tempo di accompagnare le mie due figlie all'altare nel giorno del loro matrimonio». La famiglia Vialli ha donato al Papa una maglietta della nazionale italiana.


Forza giovani, i bandi per il servizio civile sono ancora aperti (fino al 20 febbraio)

Dieci giorni di tempo in più per presentare la domanda per il servizio civile. È stata infatti prorogata dal 10 al 20 febbraio fino alle ore 14 la scadenza per aderire a uno dei tanti progetti di enti del Terzo settore o pubblici, in Italia o all’estero. Il bando prevede la selezione di 71.550 operatori volontari. Ma nell'anno del bando più grande di sempre si conferma il calo di interesse da parte dei giovani già manifestato negli ultimi anni. Il rischio concreto è che molti posti restino scoperti e diversi progetti non possano nemmeno decollare. Alla Caritas su 1.600 posti le domande sono state finora solo 1.222. Soddisfatto per la proroga Domenico Giani delle Misericordie, che al nostro Luca Liverani spiega come si può uscire dalla crisi.

Il Vangelo di domenica 12 febbraio commentato da padre Ermes Ronchi - PODCAST

Le tre leve su cui agire per il sogno del Padre (domenica12 febbraio 2023), a cura di padre Ermes Ronchi

VI Domenica Tempo ordinario (Anno A) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: (...) Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio” - ASCOLTA IL PODCAST

Conversioni forzate, i ragazzi carcerati a Sanremo e Notre Dame: il meglio degli altri

1) A Faisalabad, in Pakistan, rapita e convertita all'islam una bambina cristiana di 12 anni - da Asia News

2) L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza: bello ascoltare a Sanremo la voce dei ragazzi reclusi - da Redattore sociale

3) Notre Dame, la cattedrale che rinasce dopo l’incendio. Il rettore: “Il visitatore diventerà pellegrino” - dal Sir

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