venerdì 15 settembre 2023
Il cardinale Zuppi

Il cardinale Zuppi - IMAGOECONOMICA

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Vaticano-Cina, quella "singolare convergenza" sulla pace in Ucraina

Unire gli sforzi per la pace. E garantire l’esportazione del grano, per evitare problemi alle popolazioni più povere. Sono i punti di convergenza tra Vaticano e governo cinese, registrati durante l’incontro di mercoledì tra il cardinale Matteo Zuppi e Li Hui, rappresentante speciale per gli affari euroasiatici. Si tratta del primo incontro in assoluto tra un inviato del Papa e un membro del governo cinese a Pechino. Ai temi già affrontati da Zuppi nei precedenti incontri a Kiev, a Mosca e a Washington si è aggiunto quello della sicurezza alimentare, "con l’auspicio che si possa presto garantire l’esportazione dei cereali, soprattutto a favore dei Paesi più a rischio". La visita cinese era molto attesa, sia per l’aspetto inedito del contatto diretto con l’inviato papale, sia per il ruolo che Pechino può esercitare nei confronti di Mosca. Da quando le forze russe hanno invaso l'Ucraina, la Cina ha rivendicato una sorta di “neutralità” sulla vicenda. Ma la posizione ufficiale del Dragone è di arrivare a un cessate il fuoco e a una soluzione politica alla crisi (ed è questa la "singolare convergenza" con Pechino di cui parla lo storico Agostino Giovagnoli). Alla Cina infatti il perdurare della guerra non conviene sul piano economico e questo potrebbe portare, anche sulla spinta di questo incontro, a esercitare nuove pressioni su Putin. Ecco perché è da valutare positivamente la sottolineatura circa la necessità di unire gli sforzi per il dialogo e per la pace. E accanto a questo non è da sottovalutare l’auspicio per lo sblocco delle esportazioni di grano. Come per la questione dei bambini, Zuppi si è detto convinto che le ragioni umanitarie possano essere i prodromi dei negoziati veri e propri.

Russia, Cina e Corea del Nord: la triplice alleanza che spaventa l'Occidente

Si rafforza il “patto d’acciaio” fra Mosca, Pechino e Pyongyang. Kim è accolto trionfalmente a Vladivostok e l’asse fra la Russia e la Corea del Nord anche della benedizione della Cina. È il tramonto delle Nazioni Unite e il preludio a una nuova era. Dietro le quinte dell’orribile guerra d’Ucraina, si stanno rimescolando le pedine della scacchiera mondiale, con un’unica certezza: la nuova "triplice alleanza" si mostra spavalda nel contrapporsi con ogni mezzo all’Occidente. La Cina manovra abilmente: si erge a mediatrice fra russi e ucraini, ma fornisce tecnologie bivalenti a Mosca, integrabili anche nelle armi. Manca ancora la pistola fumante, ma starebbe già consentendo alle armi di Kim di transitare dai suoi confini, meno sorvegliati della frontiera russo-nordcoreana. Ma che vantaggio avrebbero Putin e Xi a compromettersi con il paria internazionale che è Kim? Entrambi lo stanno manovrando in funzione antioccidentale, in vista della Guerra fredda 2.0 che si delinea all’orizzonte. Potete leggere qui l'analisi completa di Francesco Palmas.

Lo scrittore Marco Erba racconta la scuola: Carolina e quella madre-Enea

È iniziata martedì la serie di interventi dello scrittore Marco Erba, docente di italiano in un istituto superiore lombardo, sul mondo della scuola. Anzi, degli scolari. Così il primo articolo è un racconto straordinario di un disvelamento. Una studentessa svogliata e provocatrice, sonnolenta e cinica, in un tema racconta la nuda e dura verità su di sé. E così Carolina, sempre in ritardo, sempre con uno sguardo di sfida, parla di sua mamma, la sua eroina, quella che, come Enea, ha preso per mano i suoi figli e li ha portati verso «un futuro di nuovo possibile»... Un racconto da non perdere. Leggilo qui.

Aperta la fase diocesana per la beatificazione di don Italo Calabrò, il prete degli ultimi

Prete dei poveri, degli ultimi, dei fragili, degli esclusi, tra i fondatori di Caritas italiana, assieme a don Giovanni Nervo, don Giuseppe Pasini e don Luigi Di Liegro, ne fu anche vicepresidente nazionale. È in queste poche righe l'essenza della vita di servizio di don Italo Calabrò, nato a Reggio Calabria nel 1925 e morto prematuramente per una grave malattia nel 1990, 65 anni. Per don Calabrò è iniziato il cammino per la beatificazione, con l'apertura nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria dell'inchiesta diocesana sulla sua vita, le virtù e la fama di santità. In questo articolo Antonio Maria Mira racconta la storia del Servo di Dio

La residenza universitaria a Milano intitolata al beato Carlo Acutis

Alla periferia sud di Milano, nel cuore del popolare quartiere Stadera, c’è una residenza universitaria che ospita 110 studenti provenienti da più di 30 Paesi del mondo. Ora quella “Casa dello Studente” ha un nome che ne illumina la missione: quello del beato Carlo Acutis, il ragazzo che visse il Vangelo del servizio alla carità e alla verità nel segno dell’amore per l’Eucaristia, della solidarietà verso i poveri, del sapiente uso missionario delle nuove tecnologie della comunicazione. Carlo, nato a Londra il 3 maggio 1991, cresciuto a Milano, colpito da una leucemia fulminante morì all’ospedale San Gerardo di Monza a 15 anni compiuti. Dunque: sono tutti più grandi di lui, gli ospiti di questa casa. Ma anche per loro, l’adolescente beatificato il 10 ottobre 2020, può essere modello e compagno di strada, maestro e testimone.

Le lettere di santa Caterina ai potenti: verrà il giudizio di Dio

«Ricordatevi, monsignore, che dovete morire: e non sapete quando»: così scriveva da Avignone, e correva l’anno 1376, la “mantellata” (terziaria) domenicana Caterina di Iacopo Benincasa che in quel momento si trovava presso papa Gregorio XI per promuovere la pace fra tutti i cristiani – specialmente nella sua Italia – e per convincere i principi europei a organizzare una crociata contro il pericolo di nuovi invasioni dall’Asia orientale, i turchi che stavano dilagando tra Balcani e Anatolia. Caterina non sapeva scrivere: dettava, come era costume abituale dell'epoca. E le 381 lettere ch’essa dettò, rivolte soprattutto agli amici e discepoli ma anche ad alcuni grandi della terra, costituiscono – insieme alle altre opere cateriniane, prima fra tutte il meraviglioso Dialogo della Divina Provvidenza – il prezioso legato di una donna che è stata proclamata Dottore della Chiesa. Ora, racconta lo storico Franco Cardini in un articolo dettagliato, possiamo disporre finalmente del I volume della nuova edizione dell’Epistolario, ordinato alfabeticamente secondo i nomi dei destinatari delle singole missive.

Gli imbattibili della Nazionale di basket: quei ragazzi con la Sindrome di Down che vincono sempre

Mentre l’Italia del calcio si smarriva in terra macedone, un’altra Nazionale ci regalava l’ennesimo sogno. Chiamateli pure gli “imbattibili”, loro sono i fenomenali ragazzi dell’Italia del basket con sindrome di Down. Lo scorso fine settimana si sono laureati di nuovo campioni d’Europa. Nella finale di Padova, la squadra di Giuliano Bufacchi ha battuto nettamente la Finlandia con il punteggio di 32-18. È il terzo titolo europeo conquistato dagli azzurri, che l’anno scorso si erano laureati campioni del Mondo, anche in quel caso per la terza volta. Una storia di inclusione e di grande successo, raccontata da Antonio Giuliano.

Il Vangelo di domenica 17 settembre commentato da padre Ermes Ronchi

Perdonare l’altro, perché perdonati dal Padre.

In quel tempo, Pietro si avvicinò̀ a Gesù̀ e gli disse: Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò̀ perdonargli? Fino a sette volte? »Ascolta il podcast qui

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