venerdì 12 maggio 2023
Imbarazzo a Downing Street per l'iniziativa della ex premier Tory, passata alla storia per il mandato più breve. La stampa cinese l'ha già definita una leader "caduta in rovina"
La premier conservatrice Liz Truss ha lasciato Downing Street il 25 ottobre 2022

La premier conservatrice Liz Truss ha lasciato Downing Street il 25 ottobre 2022 - Ansa

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Liz Truss sta per combinarne un’altra delle sue. Passata alla storia per aver guidato il governo più breve del Regno Unito, appena 44 giorni, l’ex premier, silurata a ottobre per una manovra fiscale che ha mandato in fumo 30 miliardi di sterline, la prossima settimana partirà per Taiwan.

Taipei non è una meta qualsiasi. La Cina la considera come una provincia "ribelle" da riportare sotto il controllo di Pechino. La vista a Taiwan della Speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ad agosto scorso, aveva irritato non poco il presidente Xi Jinping che per mezzo del ministero degli Esteri aveva mandato a dire a Washington: “Attenzione, state giocando con il fuoco”. È proprio lì che Truss sta per andare. Lo ha annunciato lei stessa sui social network spiegando di aver accettato un invito a cui avrebbe voluto dire di “sì” molto tempo prima. “Dobbiamo fare il tutto il possibile – ha aggiunto – per sostenere il governo democraticamente eletto di Taiwan e la sua gente”. Ospite dalla Prospect Foundation, un think tank taiwanese, terrà un discorso su libertà e democrazia e incontrerà alti funzionari del governo. Non è chiaro se avrà l’occasione di parlare anche con il presidente Tsai Ing-wen.

L’uscita ha causato a Londra non pochi malumori. Il commento della collega di partito Alicia Kearns, presidente della Commissione Esteri dei Comuni, è uno dei più moderati nella sua incisività: “Il viaggio della Truss è performativo, non sostanziale. È il peggior esempio di Instagram diplomacy”. Oltre a essere inutile, ha spiegato, “rischia di rendere la vita del popolo taiwanese ancor più difficile”. I presidi militari della Cina nelle acque che circondano l’isola sono aumentati proprio dopo la visita della Pelosi. L’iniziativa è percepita inoltre come un attentato al delicato equilibrio delle relazioni sino-britanniche. La questione cinese è motivo di battibecco all’interno dello stesso governo combattuto tra pugno duro e linea morbida. La recente missione a Hong Kong del ministro per il commercio Dominic Johnson, inviato a rinverdire la collaborazione sul fronte degli investimenti, è stata bollata da diversi deputati Tory come “vergognosa”.

Un portavoce di Downing Street è intervenuto a chiarire che l’iniziativa di Truss, rimpiazzata dal premier Rishi Sunak, suo rivale alle primarie che la portarono alla guida del partito, non c’entra niente con il governo perché è la “decisione indipendente di un privato cittadino”. La figura della donna che si atteggia a Margaret Thatcher è stata liquidata dalla stampa cinese come quella di una leader “caduta in rovina”. In patria viene ancora chiamarla “Lady Iceberg”, il soprannome che si è guadagnata per essere durata al N.10 meno di un’insalata in frigo. Spietato è stato il commento di Victor Gao, responsabile delle relazioni con i media del partito comunista cinese: “I passi illeciti e illegittimi di persone come Liz Truss rendono più probabile che la Cina eserciti la sua giurisdizione su Taiwan”.

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