giovedì 11 marzo 2010
Sempre più grave il bilancio degli scontri in corso da ieri a Mogadiscio tra truppe governative e della forza di pace da una parte e uomini dell’insurrezione armata dall'altra.
COMMENTA E CONDIVIDI
Almeno 54 persone, molte delle quali civili, sono rimaste uccise e almeno 140 ferite in scontri armati avvenuti ieri e oggi a Mogadiscio tra forze governative e truppe della forza di pace dell'Unione africana (Amisom) da una parte e insorti islamici Shabaab, affiliati ad Al Qaida, dall'altra, mentre il governo lancia un appello alla popolazione perché lasci le zone dove si combatte.«Il bilancio delle vittime civili è molto pesante», ha detto il coordinatore del servizio di ambulanze della capitale somala, Ali Muse. «Fra ieri e oggi abbiamo trasportato almeno 54 persone morte e altre 140 ferite», ha aggiunto. La stessa fonte ha parlato di 23 civili rimasti uccisi ieri.Il governo somalo intanto ha intimato alla popolazione civile di mettersi in salvo e di lasciare le aree della città dove si è combattuto, in previsione di un'offensiva contro i guerriglieri Shabaab. Le forze del governo di transizione somalo (Tfg) e dell'Amisom, che controllano solo una piccola parte di Mogadiscio, si preparavano da settimane a lanciare un'offensiva per strappare gran parte dei quartieri della capitale e altre regioni del Paese, sconvolto dalla guerra civile fin dal 1991, agli insorti islamisti. I combattimenti sono cominciati ieri, quando i ribelli hanno lanciato per primi un attacco, al quale i governativi hanno reagito. «Il governo sta solo contrattaccando i ribelli. Li combatteremo, come annunciato, ma i civili sono invitati a lasciare le aree dove si combatte», ha dichiarato Abdirisaq Mohamed Nur, sindaco di Mogadiscio.I combattimenti sono proseguiti per due giornate, soprattutto con l'uso di artiglieria e tiri di mortaio, che hanno colpito in particolare i quartieri di Jungal e Arjantin. «Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare perché i bombardamenti sono terribili», ha detto Ali Yasin Gedi, vicepresidente dell'Ong per i diritti umani Elman.Il colonnello Mohamed Nur, delle forze di sicurezza del governo, ha dichiarato che le sue truppe stanno procedendo con sicurezza nella controffensiva e hanno conquistato numerose posizioni dalle quali gli insorti lanciavano i loro attacchi. «Le nostre forze - ha precisato - con l'appoggio dei soldati dell'Amisom, continuano ad avanzare nel nord di Mogadiscio».Testimoni hanno riferito che due carri armati e alcuni veicoli blindati dell'Amisom hanno preso posizione nei pressi della linea lungo la quale si svolgono i combattimenti, mentre con i bulldozer i soldati della forza di pace stanno riempiendo alcune trincee abbandonate dagli Shabaab.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: