mercoledì 20 aprile 2022
Le nozze facilitate anche dalla semplificazione delle normative: uomini e donne sotto armi si possono sposare anche via Zoom. Nella capitale nati 1.500 bambini, di cui almeno 32 gemelli
Un combattente della Difesa territoriale con la neo moglie nella città di Chernihiv, assediata dai russi. Le nozze sono state celebrate il 26 marzo, e c'è da chiedersi come siano riusciti a trovare il mazzo di rose che la sposa stringe la sé

Un combattente della Difesa territoriale con la neo moglie nella città di Chernihiv, assediata dai russi. Le nozze sono state celebrate il 26 marzo, e c'è da chiedersi come siano riusciti a trovare il mazzo di rose che la sposa stringe la sé - Epa / Nataliia Dubrovska / Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

All'amor non si comanda e nemmeno le bombe possono fermare il desiderio di iniziare una vita insieme. Anzi, la guerra può anche accelerare i tempi. E così in Ucraina dall'inizio dell'attacco russo sono 22mila, di cui 1.800 nella sola città di Kiev, le coppie che hanno deciso di convolare a nozze. C'è chi lo ha fatto al fronte, in mimetica con un bouquet improvvisato e un velo di fortuna attaccato all'elmetto, e chi invece nelle città, facendosi immortalare nella foto di rito tra le macerie dei bombardamenti: la guerra non ha fermato l'amore e la voglia di guardare avanti.

"Niente ispira speranza per la vittoria come la nascita di una nuova vita. La città vive! Nella capitale nascono ogni giorno nuove famiglie e nuove vite", ha scritto su Fb il vice capo dell'amministrazione statale della capitale, Mykola Povoroznyk, parlando anche delle nuove nascite: 1.500 bambini venuti al mondo sotto le bombe, tra 759 fiocchi azzurri, 670 rosa e almeno 32 gemellini, sottolineano i media ucraini.

E, come accade spesso in tempi di guerra, anche i nomi sono legati ai difficili giorni che l'Ucraina sta vivendo da ormai quasi due mesi. Tra le nuove registrazioni dei neonati tanti quelli chiamati Jevelin, Javelin, Jav o Javelina in omaggio a quei missili arrivati dagli Stati Uniti che stanno consentendo alla resistenza ucraina di opporsi all'invasore.

Le storie di orrore e atrocità che rimbalzano dall'Ucraina sono tante, ma la corsa ai matrimoni e le nascite raccontano di un Paese che, ancora un volta, non vuole arrendersi. Come quella, di qualche giorno fa, di un soldato che per fare la dichiarazione alla sua fidanzata ha fermato l'auto della ragazza ad un check point: le immagini mostrano lei, prima impaurita che scende dalla macchina, e poi si scioglie nell'emozione ritrovandosi davanti quel soldato inginocchiato che le porge l'anello del 'per sempre'.

A propiziare le nozze, anche il fatto che con la legge marziale in vigore nel Paese il Ministero della Giustizia ha semplificato la registrazione delle nozze, che ora può avere luogo in qualsiasi ufficio di stato civile nei territori in cui non sono in corso le ostilità. Inoltre, a determinate condizioni, non è necessario un ufficiale per celebrare le nozze, che possono essere registrate anche da poliziotti e militari. Infine, donne e uomini delle forze armate possono sposarsi anche a distanza tramite la piattaforma Zoom, presentando richiesta al proprio comandante.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: