giovedì 2 giugno 2022
Anche il numero degli sfollati all'interno del Paese in guerra appare in calo. I numeri dell'agenzia europea per la protezione delle frontiere.
Profughi ucraini in un centro di accoglienza polacco pochi giorni dopo l'invasione russa

Profughi ucraini in un centro di accoglienza polacco pochi giorni dopo l'invasione russa - Ansa/Epa

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L'esodo dall'Ucraina in guerra si ferma, anzi di più. L'agenzia europea per la protezione delle frontiere, Frontex, ha certificato che nelle ultime settimane si sono registrate più persone che rientrano in Ucraina dall'Europa di quelle che lasciano il Paese, nonostante la guerra divampi ancora, specie nella parte sudorientale: 2,3 milioni sono tornati in Patria dall'inizio della guerra, 260 mila solo nell'ultima settimana.

Nel dettaglio, fa sapere Frontex, al momento si trovano all'interno dell'Unione Europea circa 5,3 milioni di cittadini ucraini, mentre gli sfollati totali scappati dal 24 febbraio, giorno in cui sono iniziate le ostilità, sono più o meno 7 milioni (ovvero coloro che non hanno la cittadinanza ucraina ma sono comunque fuggiti).

In Italia, invece, i profughi totali sono circa 125mila: 65.481 sono donne, 18.631 uomini e 41.088 minori. Le città principali di destinazione dichiarate all'ingresso sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Polonia e Romania, ad ogni modo, continuano a registrare il maggior numero di arrivi, con rispettivamente 147.000 e 32.800 rifugiati ucraini che hanno attraversato i confini dei Paesi tra il 25 e il 31 maggio.

«Il traffico di frontiera rimane stabile e non si registrano grosse congestioni», riporta Frontex. Dunque uno scenario totalmente diverso rispetto alle code apocalittiche viste alle dogane nelle prime settimane del conflitto.

«Ogni giorno entrano in Ucraina circa 144 camion con aiuti umanitari. Frontex continua a monitorare i flussi di rifugiati per facilitare l'attraversamento delle frontiere e sostenere i corridoi di evacuazione: abbiamo dispiegato 477 agenti e personale lungo il confine terrestre orientale dell'Ue, di cui 340 nei Paesi confinanti con l'Ucraina, per sostenere le autorità nazionali nel controllo delle frontiere», continua l'agenzia.

La situazione, per quanto drammatica, inizia a migliorare un poco anche all'interno del Paese. «Il 23 maggio il numero di sfollati interni in Ucraina è diminuito per la prima volta, per un totale stimato di 7,1 milioni, con una riduzione dell'11% rispetto al 3 maggio», si legge nel bollettino.

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