giovedì 17 settembre 2020
Numerosi i casi di positività tra insegnanti e studenti dopo il ritorno a scuola. Resta preoccupante la situazione nei Balcani, ancora interdetti gli arrivi in Italia
Controlli all'aeroporti di Fiumicino con i test rapidi da fare prima dell'imbarco

Controlli all'aeroporti di Fiumicino con i test rapidi da fare prima dell'imbarco - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Continua a salire anche oggi la curva epidemica del coronavirus in Italia: sono 1.585 i nuovi casi oggi, contro i 1.452 di ieri, ma in parallelo cresce anche il numero dei tamponi processati che sono stati 101.773 (ieri 100.607). Lieve aumento dei decessi giornalieri, 13 contro i 12 di ieri. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Casi positivi tra i banchi. Lezioni sospese e tamponi​

La riapertura delle scuole, come era prevedibile, sta facendo registrare ogni giorno casi di positivi nelle scuole italiane e intere classi, a volte sezioni o addirittura intere scuole sono state costrette a sospendere le lezioni e a proseguire con la didattica a distanza. "Nessuno ha la bacchetta magica, nessuno può fare miracoli, ma il Paese è forte e sta dimostrando di saper vincere anche questa partita della riapertura delle scuole", dice il ministro della Salute Roberto, Speranza, dicendosi ottimista.

Dopo la ripresa delle lezioni il 14 settembre che ha riguardato 5,6 milioni di studenti, la prossima settimana le scuole riapriranno il 22 in Sardegna, il 24 in Calabria, Puglia, Abruzzo, Basilicata e in Campania. E tuttavia le difficoltà nel reperire spazi e organici o la necessità di procedere a sanificazioni profonde dopo il voto di domenica e lunedì prossimi, ha fatto scegliere a molti comuni di posticipare.

Solo oggi ben 24 compagni e compagne, quattro amici e sei insegnanti del Liceo Classico Pellegrino Rossi di Massa sono stati messi in quarantena, a casa, a seguito della positività al Covid-19 di uno studente dell'istituto scolastico. A Rapallo uno studente dell'istituto tecnico Liceti è risultato positivo e ieri, in attesa della conferma della positività, il dirigente scolastico ha ordinato che tutta la classe oggi non entrasse. A Trieste un alunno della scuola primaria Gaspardis è risultato positivo e tre insegnanti e 21 compagni si trovano ora in isolamento fiduciario.

Primo caso di bimbo positivo al Covid in una scuola elementare di Codogno, il comune del Lodigiano dove è stato accertato il primo caso di coronavirus in Italia. Oggi tutta la classe, una quindicina di alunni, è rimasta a casa. Anche a Casalpusterlengo (Lodi), uno dei Comuni della prima zona rossa in Italia, un bimbo di 4 anni è risultato positivo al test e quindi tutta la classe di cui fa parte, composta da 26 bambini, è a casa oltre alla loro insegnante, in attesa dei tamponi.

Anche 15 alunni e sei maestre di una terza elementare della scuola Pascoli di Novi Ligure (Alessandria) sono in quarantena dopo la positività al Covid-19 di un compagno. Positiva pure una scolara che frequenta una scuola del comprensorio di Appiano. La sezione dei "piccoli" della scuola dell'infanzia di Carlino (Udine) è stata chiusa dopo che è stato accertato un caso di Covid-19 in un bimbo. Mentre il primo caso di Covid dopo la riapertura delle scuole, a Novara, è in una materna.

E decine di casi sono stati segnalati anche nei giorni scorsi, da nord a sud. A questo si aggiungono anche le carenze di organici, di spazi e di banchi anche se la distribuzione di questi ultimi prosegue: in queste ore 88 mila banchi sono in distribuzione in Abruzzo, 3500 a Torino.

Balcani ancora chiusi​

E in Europa dell'Est resta alta la preoccupazione. Il numero dei contagi in Romania, dove nelle ultime 24 ore i nuovi casi di coronavirus sono stati 1.679, è salito in totale a 108.690. Da ieri si sono registrati altri 27 decessi, che portano a 4.312 il numero
complessivo delle vittime, in quello che resta il Paese dei Balcani maggiormente colpito dalla pandemia.

La curva dei contagi si mantiene elevata anche in Bosnia-Erzegovina, con quasi 400 casi da ieri, e in Croazia che nelle 24 ore ha fatto registrare 250 nuovi casi di covid-19. In Bulgaria vi sono stati da ieri 174 contagi e tre vittime, in Macedonia del Nord 186
nuovi casi e sette morti, in Slovenia 104 contagi e un decesso. Più contenuto l'incremento delle infezioni in Serbia, che ha registrato 82 casi e due decessi, e in Kosovo, con 43 contagi e tre vittime.

Restano interdetti gli arrivi in Italia da Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Bosnia-Erzegovina e Kosovo, mentre da Romania e Bulgaria vige l'obbligo di una quarantena di 14 giorni.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: