egitto

Ferdinando Camon
Che cosa lo ha protetto e salvato in tutti questi giorni in cui era dentro? Lui risponde con prontezza: «I libri, la scrittura». Poter leggere e poter scrivere. Lo ha salvato la scrittura, degli altri
Danilo Paolini
Per la Procura capitolina non ci sono dubbi: gli imputati hanno «sistematicamente» operato per «fuggire dal processo». Né il governo egiziano ha agevolato l’accertamento delle responsabilità
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