venerdì 4 agosto 2023
Un ragazzo nel confessionale con papa Francesco

Un ragazzo nel confessionale con papa Francesco - Agenzia Romano Siciliani

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Il peccato e la gioia del perdono: «Gesù ci accompagna sempre»

Dal dolore del peccato alla gioia del perdono. Papa Francesco ha guidato gli 800mila giovani della Giornata Mondiale della Gioventù su questo itinerario che coincide di fatto con i tre grandi appuntamenti di ieri, venerdì 4 agosto, a Lisbona. Al Parque Vasco da Gama, il Pontefice è arrivato di buon mattino per confessare tre ragazzi, un italiano, uno spagnolo e una guatemalteca. “Ci siamo sentiti accolti e perdonati”, hanno detto i tre alla fine. Poi nel successivo incontro con i Centri di assistenza e di carità, nella parrocchia del quartiere periferico di Serafina, ha invitato a sporcarsi le mani per aiutare i bisognosi. “I poveri sono i prediletti di Dio e il tesoro della Chiesa”, ha sottolineato. Infine la grande Via Crucis, con momenti di autentica commozione, al Parque Eduardo VII con una folla di ragazzi quasi raddoppiata rispetto a giovedì. “Gesù è in cammino e ci accompagna sempre, anche nelle ansie e solitudini e nelle cose che ci fanno piangere”, ha detto il Papa introducendo il rito. “Egli va verso la Croce perché la nostra anima possa sorridere”. (Mimmo Muolo, inviato a Lisbona)

Il soverchiante silenzio di una gioventù che cerca Dio

All’inizio quasi non te ne accorgi, perché l’occhio è catturato dal colpo d’occhio della folla che scende dal parco Edoardo VII, la Collina dell’incontro dove si svolge la Via Crucis con il Papa. Poi ti fermi e capisci: attorno a te decine, centinaia, migliaia e molti, molti di più, giovani in silenzio, seri, rivolti verso quei loro coetanei danzanti che volteggiano sul palco sopra la testa del Papa. Silenzio. Seri. Ma com’è possibile? Ti chiedi: sono gli stessi che girano ad ogni angolo di Lisbona facendo “lio”, chiasso, a tutte le ore. È impressionante: se fino a un’ora prima ti trascinavano con la loro allegria ora ti soverchiano con la loro profonda concentrazione. E allora capisci che questi giovani hanno il cuore grande, capace di accogliere ciò che di più grande non può esistere: Dio. Ebbene sì, saranno digitali, fragili, casinisti, disordinati, restii alle regole, ma lasciando la Collina dell’incontro ho chiara una sensazione: a questi qui, che ho appena visto in silenzio nel cuore di Lisbona, affiderei il mio mondo. dell'inviato Matteo Liut

Cosa succede oggi alla Gmg e come seguire con Tv2000

Ecco cosa succede sabato 5 agosto alla Gmg di Lisbona (orari italiani)

10.30 Il Papa prega il Santo Rosario con i giovani ammalati presso la Cappella delle Apparizioni del Santuario di Nostra Signora di Fatima

19 Incontro privato con i Membri della Compagnia di Gesù presso il “Colégio de S. João de Brito” di Lisbona

21.45 Veglia con i giovani nel "Campo da Graça" (Parco Tejo)

Come seguire con Tv2000 (Canale 28 - Sky 157 - Tivusat 18): gli speciali e le dirette

9.10 Speciale Gmg 2023 Tema: il Papa a Fatima.

10.15 Preghiera del Rosario a Fatima

11.30 Speciale Gmg 2023

20 Speciale Gmg 2023 Tema: la veglia

20.50 Speciale Gmg 2023

21.15 Veglia con i giovani nel “Parque Tejo”

23.20 Speciale Gmg 2023

Pasta al pomodoro e carne con le verdure: il pranzo del Papa con 10 ragazzi

Il Papa a pranzo con 10 ragazzi

Il Papa a pranzo con 10 ragazzi - Vatican News

Quando sono arrivati in sala stampa avevano gli occhi che brillavano, quasi non ci credevano a quello che avevano appena vissuto: hanno condiviso il pranzo con papa Francesco.10 ragazzi da tutto il mondo, attorno a un tavolo nella nunziatura apostolica di Lisbona. Semplice è stato il menu: pasta al pomodoro, della carne con le verdure e poco altro. Semplice e confidenziale è stato anche il dialogo durante il pasto, durato più di un’ora. Hanno portato al Papa i loro desideri e i loro sogni, ma anche le fragilità e le difficoltà delle nuove generazioni di tutto il mondo. Portogallo, Perù, Colombia, Brasile, Filippine, Stati Uniti, Palestina, Guinea Equatoriale: queste le provenienze dei giovani. Francesco ha regalato a tutti un rosario e una medaglia di Lisbona. Qui tutti i dettagli raccontati dall'inviato Matteo Liut.

"Follow me", il quarto episodio del nostro podcast "Il cielo sopra Lisbona"

Perché dobbiamo "alzarci e andare in fretta2 a condividere l’Amore come Maria? Cosa significa essere influencer di Dio come Maria? Perché il messaggio di Fatima è così importante ancora oggi? Nel quarto episodio del nostro podcast "Il cielo sopra Lisbona" abbiamo cercato risposte assieme a don Alberto Ravagnani, prete youtuber. Al Santuario di Fatima abbiamo incontrato suor Angela Coelho, religiosa da Aliança de Santa Maria, postulatrice della causa di beatificazione e santificazione dei pastorelli Giacinta e Francesco. Se avete perso qualche episodio potete recuperarli tutti qui, o in alternativa sulle principali piattaforme per l’ascolto dei podcast, come ad esempio Spotify e Spreaker semplicemente cercando “Il cielo sopra Lisbona”.

I nostri figli qui giocano la partita della vita. Giochiamola insieme

«Se dalle nostre case noi genitori aprissimo gli occhi su questo mondo colorato e un po’ folle che sta riempiendo le vie di Lisbona durante la Gmg, ne vedremmo delle belle. E resteremmo molto sorpresi. Ragazzi che spingono carrozzine con i loro amici con un handicap; i ragazzi “alluvionati” che di notte intonano “Romagna mia”. Viene da pensare, stando qua in mezzo, che questi nostri figli non li conosciamo affatto. O come direbbe don Luigi Ciotti, «non li riconosciamo nelle loro fatiche e nelle loro infinite possibilità». Non crederemmo mai che proprio loro, che a casa stanno ore chini sul cellulare, ci tengono il muso, oggi invece escano allo scoperto. Senza timori, cuori che battono insieme. Insieme si suda, si canta, si balla, soprattutto ci si incontra. I nostri figli sono venuti da soli fin qui, qui stanno giocando, con le loro parrocchie e diocesi, la partita della vita. Occorre però giocarla insieme, giovani e adulti. Possiamo già oggi creare una nuova forza generatrice». La riflessione dell'inviata Daniela Pozzoli.

La Via Crucis dei giovani ucraini: «La guerra distrugge tutto, ci porta via anche i nostri sogni» (Agenzia Sir)

I missili nel cielo, le bombe che cadono e distruggono tutto, gli allarmi. È la Via Crucis dei giovani ucraini raccontata all'inviata dell'agenzia Sir Maria Chiara Biagioni a margine della Gmg. Olena, 19 anni, Leopoli: «La guerra distrugge ogni cosa, porta via anche i nostri piani di vita, i sogni. Abbiamo visto morire tante persone». «Donetsk, Odessa, Lutsk, Kharkiv, Kiev. La maggior parte di questi ragazzi ha vissuto la guerra in prima persona», racconta il vescovo ausiliare greco-cattolico di Donetsk, che però aggiunge: «Mi sorprende la loro incolmabile voglia di vivere», dice il vescovo. «Non sono schiacciati dalla realtà della guerra ma ragazzi che hanno alcune certezze chiare nel cuore: la prima è quella di essere stati chiamati a vivere».

II documento / Ecco cosa ha detto papa Francesco ai giovani delle Scholas Occurrentes

In questo video di Tv2000 le parole di papa Francesco ai giovani delle Scholas occurrentes, incontrati giovedì mattina nella loro sede di Cascais. GUARDA QUI IL VIDEO DI TV2000

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