lunedì 11 settembre 2023
Programmazione speciale mercoledì 13 e venerdì 15: anche il film di Faenza "Alla luce del sole"
Su Tv2000 un doc inedito su Puglisi, ucciso dalla mafia 30 anni fa

Tv2000 dedica una programmazione speciale, mercoledì 13 e venerdì 15 settembre, a don Pino Puglisi assassinato 30 anni fa dalla mafia nel quartiere Brancaccio di Palermo.

Si inizia con il documentario inedito, prodotto dalla stessa emittente Cei, "Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi", a cura di Fausto Della Ceca e di Valeria Castrucci, Serena Cirillo e Giuseppe Cutrona, in onda mercoledì 13 settembre alle ore 20.55.

Nel giorno dell’anniversario della morte del sacerdote, venerdì 15 settembre, invece, alle 20.55 il film "Alla luce del sole", diretto da Roberto Faenza con Luca Zingaretti, e a seguire il documentario "Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi".

"Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi"

Tutti ricordano don Pino Puglisi come il parroco di Brancaccio, una delle periferie più difficili di Palermo, ucciso dalla mafia per il suo impegno di educatore, padre di una moltitudine di giovani, pastore che si prendeva cura con amore della sua comunità. Ma Giuseppe Puglisi muore da martire in odio alla fede dopo una vita vissuta sempre allo stesso modo: armato solo del suo sorriso e dell’amore per il Vangelo, è stato insegnante di religione, direttore del Centro Diocesano Vocazioni, parroco in diversi quartieri di Palermo e anche a Godrano, nell’entroterra siciliano. In tutte queste realtà Pino Puglisi ha sempre lavorato valorizzando l’uomo e la sua dignità, insegnando la libertà che viene dalla conoscenza, testimoniando un Dio che “ci ama sempre tramite qualcuno”.

A trent’anni dalla sua morte, a dieci dalla beatificazione, cosa rimane del suo lavoro a Brancaccio? A raccontare la sua missione di operatore di pace in un’Italia sconvolta dalle stragi di mafia: i collaboratori più stretti, gli amici di sempre, gli allievi, il magistrato incaricato dell’indagine presso la Direzione distrettuale antimafia (Dda), Luigi Patronaggio, l’attuale parroco di Brancaccio, don Maurizio Francoforte, i volontari del “Centro Padre Nostro”, da lui fondato pochi mesi prima dell’assassinio, e l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.

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