mercoledì 11 marzo 2020
Il coronavirus nel mondo: ecco gli aggiornamenti sui nuovi casi e sulle misure per contrastare la diffusione dell'emergenza sanitaria
Dall'Europa agli Stati Uniti all'Asia: la mappa dei contagi

Reuters

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Da dicembre sono stati registrati 119.711 casi di infezione da coronavirus in 110 Paesi e territori, causando la morte di 4.351 persone, secondo una valutazione realizzata dall'Agence france-presse sulla base di fonti ufficiali. Brunei, Turchia e Bolivia hanno annunciato oggi i loro primi casi, mentre in Belgio, Argentina, Albania e Indonesia ci sono state le prime vittime.

Continuano ad aumentare i casi di coronavirus in Europa e purtroppo, mentre l'italia si chiude in quarantena, il resto dei Paesi vanno in ordine sparso ma finora sono state varate misure di contenimento solo sporadiche. Di fronte alle colossali misure che i governi saranno chiamati a prendere per fronteggiare l'impatto economico dell'epidemia, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, si è dichiarata disponibile a rivedere la regola del pareggio di bilancio, lo 'zero nero' che per la Germania è quasi un dogma. Ipotizzando tra l’altro che tra il 60 e 70 per cento della popolazione tedesca si ammalerà di Covid-19.

La Francia ha 1.784 casi e 33 decessi, la Spagna ha 1.689 casi e 36 morti, la Germania stessa ha 1.200 casi e due vittime, mentre la Svizzera 476 casi e tre morti. La Gran Bretagna ha 382 casi e sei decessi e Londra sta valutando se sospendere le attività del Parlamento dopo che si è ammalata pure la ministra della sanità, Nadine Dorries che due giorni fa aveva incontrato peraltro anche il primo ministro Boris Johnson. Londra consiglia la quarantena a chi arriva da Italia, mentre la Banca d'Inghilterra taglia i tassi d'interesse dello 0,5%.

Nei Paesi Bassi si sono registrati finora 382 casi e 4 vittime. E pure il Belgio, che ha 267 casi, ha registrato il suo primo decesso. In Polonia sono stati chiusi scuole, asili, università, teatri, musei per due settimane.

Reuters

Fuori dall’Europa, la mappa di diffusione del Coronavirus e le misure di contenimento

Negli Stati Uniti i casi hanno ormai superato quota 1000 e l'Amministrazione Trump sta considerando gli interventi economici. Il presidente statunitense valuta se far lavorare da casa centinaia di migliaia di dipendenti dell'amministrazione federale, mentre sono allo studio diverse misure, tra cui tagli di imposte, malattia pagata a casa, aiuti a compagnie aeree e croceristiche e il possibile rinvio del pagamento delle tasse oltre il 15 aprile.

Lo Stato di Washington, il più colpito, si sta orientando verso il divieto di assembramenti con più di 250 persone, mentre a New Rochelle nello Stato di New York, rimarranno chiuse scuole, aziende e luoghi di ritrovo e verrà dispiegata la guardia nazionale per i lavori di disinfezione delle scuole e degli spazi pubblici e per la consegna dei generi alimentari ai residenti.

In Cina, nella città di Wuhan, gli abitanti cominciano gradualmente a riprendere la vita normale; i nuovi contagi e i decessi continuano a rallentare, ma ci sono diversi casi di contagio importati dall'estero per cui l'amministrazione di Pechino ha deciso di imporre la quarantena di 15 giorni a chiunque arrivi dall'estero. La Cina comunque ha inviato un team di specialisti verso l'Italia.

Impennata di contagi anche in Corea del Sud.

I casi in Africa superano i 100, quasi tutti importati dall'Europa. Un primo decesso è stato registrato anche in Indonesia: si tratta di una donna straniera di 53 anni.

Come si comportano i mercati internazionali e come reagiscono le borse

Intanto le borse hanno aperto in rialzo e procedono positive in attesa delle mosse della Bce di domani e della Fed. I mercati asiatici hanno chiuso invece tutti in rosso. Sul fronte delle materie prime il petrolio ha aperto in rialzo per poi scendere fino a toccare il -3% dopo che Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che aumenteranno di 1 milione di barili al giorno la capacità di produzione di greggio sulla scia dell'intensificarsi della guerra dei prezzi tra Opec e Russia.


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