martedì 9 aprile 2024
Il prezzo alto della tradizionale verdura ha scatenato polemiche, soprattutto dopo una gaffe del presidente Yoon. Si rinnovano i 300 seggi del Parlamento di Seul. L'opposizione di Lee Jae-myung preme
Il leader del Partito democratico (d'apposizione) Lee Jae-myung

Il leader del Partito democratico (d'apposizione) Lee Jae-myung - Reuters

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I cipollotti con il gambo lungo e verde, utilizzatissimi insieme all'aglio nella cucina dai sapori ricchi e forti della Corea del Sud, hanno acceso la rabbia degli elettori in vista del voto nazionale che domani dovrà rinnovare i 300 seggi dell'Assemblea nazionale, il Parlamento di Seul. Da semplice alimento, infatti, i tradizionali mazzetti verdi si sono trasformati nelle ultime settimane in un potente simbolo della protesta diffusa per l'aumento dei prezzi nella quarta economia asiatica in scia a una gaffe del presidente Yoon Suk-yeol.

La sua visita in un supermercato a metà marzo, nel mezzo di una crisi del costo della vita, avrebbe dovuto conquistare il sostegno pubblico, ma ha finito invece per alimentare l'esatto contrario: il sospetto che il leader sia staccato dalla vita reale. Di fronte al bancone dei cipollotti, Yoon ha detto di essere stato in molti mercati e di aver descritto come "ragionevole" il prezzo di 875 won (circa 60 centesimi di euro) per un fascio del vegetale verde. Il problema è che il suo costo effettivo a Seul è molto più alto, tra i 3 e i 4 mila won (2-3 euro): solo nelle ultime settimane i supermercati sono riusciti a tagliare i prezzi grazie al piano temporaneo ad hoc del governo, proprio in campagna elettorale.

L'infortunio è stato colto al volo dal capo della prima forza d'opposizione, Lee Jae-myung, alla guida del Partito democratico, anche perché la vicenda sui social era diventata virale. I candidati dell'opposizione hanno utilizzato le cipolle come supporto durante i comizi elettorali per attirare l'attenzione sulla maldestra mossa di Yoon, un ex procuratore generale. I social sono inondati di meme sulle cipolle, con alcuni utenti che hanno pubblicato foto di cipollotti fuori dai seggi elettorali dopo che la Commissione elettorale nazionale li aveva ufficialmente messi al bando, citando preoccupazioni per le "interferenze elettorali".

Il conservatore People Power Party di Yoon spera di conquistare il controllo dell'Assemblea nazionale, ora nelle mani del Partito democratico: se dovesse fallire, il presidente sarebbe un leader zoppo nei suoi ultimi due anni di mandato. Il partito sconta già bassi indici di popolarità per i prezzi dei prodotti agricoli, saliti a marzo di oltre il 20%, con quelli delle mele di quasi il 90%. In un sondaggio Gallup del 31 marzo, il Partito democratico era dato in leggero vantaggio rispetto a quello di Yoon (37% contro 35%), in un clima surreale: in campagna elettorale si è parlato poco o nulla della crescente minaccia nucleare e militare posta dal leader nordcoreano Kim Jong-un, mentre a dominare i dibattiti è stato sua maestà il cipollotto verde.

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