giovedì 9 luglio 2020
Al primogenito fu diagnosticata una malattia mitocondriale; l'ospedale interruppe le cure e il caso commosse l'opinione pubblica. Il piccolo morì a un anno dalla nascita. La felicità per la nuova vita
Connie e Chris Gard

Connie e Chris Gard - Ansa

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A tre anni dalla morte del piccolo Charlie Gard, il bimbo di 11 mesi affetto da una grave malattia mitocondriale a cui l’Alta Corte di Londra aveva sospeso le cure, la vita di papà Chris, 35 anni, e mamma Connie, 34 anni, torna a riempirsi di gioia: ad agosto nascerà il loro secondo figlio. “Mi sento incredibilmente fortunata ad essere rimasta incinta – ha commentato Connie al Daily Mail - adesso c’è qualcosa che riporterà il sorriso sui nostri volti”.

Il caso del piccolo Charlie ha infiammato l’opinione pubblica britannica e internazionale, richiamando l’attenzione persino di papa Francesco e del presidente statunitense Donald Trump. Ricoverato al Great Ormond Street Hospital della capitale britannica a un mese dalla nascita, al bambino, aiutato dai macchinare a bere, mangiare e respirare, era stata diagnosticata una sindrome degenerativa molto rara per la quale, detta dai medici dell’ospedale, non c’era cura. I suoi genitori si sono opposti sin dall’inizio alla sospensione dei trattamenti vitali auspicata dai medici dell’ospedale. Invano, hanno chiesto di trasferirlo in strutture dove avrebbe potuto essere sottoposto a terapie sperimentali. Invano, si sono appellati alla Corte europea dei diritti umani per cercare di ribaltare quella sentenza del tribunale che, in maniera definitiva, ne ha decretato la morte “nel suo miglior interesse”.

“Dopo aver perso un bambino, non tutti i genitori accolgono la possibilità di diventare nuovamente genitori – ha spiegato mamma Connie - ma noi ne siamo estremamente grati”. L’arrivo del nascituro, che i medici dicono sia perfettamente sano, non annulla di certo il ricordo di Charlie, morto il 28 luglio 2017, una settimana prima del suo primo compleanno, né il dolore per la sua assenza. “E’ un mix di emozioni – ha sottolineato – e spero che da lassù possa essere felice per l’arrivo di un altro bambino”.

Ai coniugi Gard piace pensare che questa gravidanza, in fondo, sia un regalo di Charlie. È sulla sua tomba che Connie ha detto a Chris di essere incinta; a lui sono corsi, insieme, appena ricevuta la notizia che il test del Dna non aveva rivelato nessuna mutazione. “Di questo, come in una preghiera, lo abbiamo ringraziato”, ha spiegato papà Chris. Non è ancora dato sapere se il nascituro sarà maschio o femmina. Quel che è certo è che il suo nome avrà come iniziale la lettera “C”. “Perché – ha aggiunto – noi siamo la squadra delle “C”: Connie, Chris e Charlie.

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