mercoledì 19 agosto 2015
Le Regioni utilizzeranno i fondi disponibili per creare posti di lavoro e rafforzare la loro capacità di ricerca e innovazione, oltre che per supportare l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (nella foto la commissaria europea per la Politica regionale Corina Cretu).
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Via libera della Commissione Ue ai Programmi operativi regionali (Por) di Basilicata, Puglia, Sicilia e Veneto per il periodo 2014-2020. Si tratta di un totale di 7,6 miliardi di investimenti di fondi Ue: la Basilicata beneficerà di 413 milioni, la Puglia di 3,56 miliardi, la Sicilia di 3,41 miliardi e il Veneto di 300 milioni, provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr). Il cofinanziamento nazionale farà salire l'ammontare complessivo dei quattro programmi a oltre 13 miliardi. "Questi ambiziosi programmi, adattati alle esigenze delle diverse regioni, contribuiranno a rinforzare il cammino della ripresa economica dell'Italia e a creare nuova occupazione", commenta la commissaria europea per la Politica regionale Corina Cretu. Le Regioni utilizzeranno i fondi disponibili per creare posti di lavoro e rafforzare la loro capacità di ricerca e innovazione, oltre che per supportare l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Gli investimenti contribuiranno ad aiutare le imprese a essere più competitive e lanciare nuovi prodotti sul mercato.Un secondo settore chiave è rappresentato dallo sviluppo dell'agenda digitale: la copertura della banda larga raggiungerà tutta la popolazione e la gamma di nuovi servizi on line a disposizione dei cittadini sarà ampliata. Inoltre i programmi prevedono misure specifiche che consentano alle Regioni di contribuire a raggiungere l'obiettivo europeo di una transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, ciò sarà possibile in particolar modo attraverso l'efficientamentoenergetico, l'uso delle rinnovabili e la riconversione energetica degli edifici pubblici.Inoltre, in Sicilia e Basilicata, notevoli investimenti saranno impiegati per migliorare la raccolta differenziata, il trattamento delle acque reflue e l'approvvigionamento idrico.
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