martedì 15 dicembre 2015
Nel 2014 il numero di giovani attivi nelle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene Docg è cresciuto del 12,9% rispetto al 2013 (865 unità, mediamente 4,7 per azienda).
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Considerando il personale attivo nelle diverse fasi della produzione, nella commercializzazione e nei servizi di accoglienza, si stima che operino, in modo stabile, 5.401 lavoratori nelle imprese del Distretto spumantistico di Conegliano Valdobbiadene. Un risultato che va di pari passo con l’aumento del valore della produzione, che nel 2014 ha toccato quota 403,6 milioni di euro per un totale di 79,2 milioni di bottiglie, segnalando un +11,5% a valore e un +9,3% a volume.Proprio l’occupazione è, infatti, uno dei temi centrali del nuovo volume del Centro Studi. Rilevante, in particolare, il dato relativo agli under 40. Nel 2014, il numero di giovani attivi nelle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene Docg è cresciuto del 12,9% rispetto al 2013 (865 unità, mediamente corrispondenti a 4,7 giovani per azienda). Si assiste a un vero e proprio 'ritorno alla terra': i giovani, infatti, sono il 37,2% del totale degli addetti impegnati in vigneto e un quarto dello staff tecnico presente in cantina. Il cambio generazionale riguarda, però, soprattutto i ruoli amministrativi e commerciali, dove le nuove leve rappresentano quasi il 60% del totale, e gli uffici export, dove gli under 40 raggiungono una quota pari al 33,8%."La nostra denominazione - afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela - investe da sempre nel capitale umano, a tutti i livelli della filiera produttiva. Il cambio generazionale segnato dalla crescita dell’occupazione giovanile - sottolinea - è un dato in controtendenza rispetto allo scenario della crisi economica mondiale e ha contribuito, con l’apporto di visioni moderne e innovative, a dare dinamicità a una denominazione in costante crescita dentro e fuori dai confini nazionali, grazie anche alla presenza dei giovani in quelli che sono ruoli chiave: addetti al vigneto, direttori commerciali e quadri imprenditoriali. Figure che sono garanzia di qualità ad ogni livello e che si dimostrano sempre più sensibili a uno sviluppo sostenibile".Relativamente alla tipologia spumante (che rappresenta il 95% del totale), il mercato italiano ha registrato un valore delle vendite alla produzione pari a 222,6 milioni di euro, relativo un volume di 41,5 milioni di bottiglie. A dimostrare come il Conegliano Valdobbiadene sappia soddisfare le richieste degli operatori del settore, ristoratori ed enotecari in primis, interessati a offrire un vino 'Superiore' di grande versatilità, sono i dati Horeca a livello nazionale del Prosecco Superiore Spumante che, con 70,5 milioni di euro, ha segnato un +14,8% a valore rispetto al 2013; una vera e propria inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni.Nel corso del 2014, le esportazioni mondiali dello Spumante Docg di Conegliano Valdobbiadene hanno mostrato un ulteriore e significativo progresso delle performance nei mercati esteri, con una produzione stimabile in 146,5 milioni di euro e 31,9 milioni di bottiglie. Su base annua, il mercato internazionale ha assorbito un +10,8% a valore e un +11,9% a volume rispetto al 2013.Il mercato europeo si è fortemente rafforzato quale prima area di riferimento nelle esportazioni del Prosecco Superiore Spumante, con un volume d’affari pari a 119,6 milioni di euro (+13,9% a valore). In testa vi è la Germania con un volume d’affari pari a 32,8 milioni di euro (+10,8% a valore), seguono la Svizzera con 28,2 milioni di euro e il Regno Unito con 25 milioni di euro (+11,5% a valore rispetto al 2013). Anche nei Paesi extra europei, lo spumante Docg prodotto sulle colline che si estendono tra Conegliano e Valdobbiadene ha denotato un aumento dell’export, raggiungendo un valore delle vendite pari a 26,9 milioni di euro, corrispettivo a un volume di 5,6 milioni di bottiglie. Rispetto al 2013, il consolidamento del mercato extraeuropeo è contrassegnato dall’aumento del valore della produzione (+4,1%).Con questi cambiamenti, il progresso delle vendite di lungo termine si è più che triplicato, segnalando un +209% in volume rispetto al 2003. Per le imprese della Docg, il mercato statunitense costituisce il quarto mercato di esportazione con un valore alla produzione pari a 11,7 milioni di euro corrispondente a 2,6 milioni di bottiglie (si evidenza un trend di crescita della quota di mercato nel lungo periodo, segnalando un +263% rispetto al 2003).Investimento nel capitale umano e crescita dell’export vanno di pari passo anche grazie alla formazione che il Consorzio di Tutela opera con i propri partner oltre confine, grazie a seminari e incontri che hanno interessato i mercati di riferimento come Usa e Svizzera ma anche quelli in via di espansione come la Cina.
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