venerdì 18 dicembre 2015
Saranno  2.630 i nuovi contratti stipulati nel capoluogo ligure e in provincia nel IV trimestre 2015, il 5% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente: 2.090 dipendenti e 540 atipici.
COMMENTA E CONDIVIDI
Genova sta vivendo un nuovo rinascimento. Grazie al binomio turismo e cultura (suggellato dal riconoscimento dell'Unesco), il capoluogo ligure sta arricchendo non solo la propria offerta turistica, ma sta creando nuovi posti di lavoro. Accanto all'Acquario, ai palazzi, ai musei, alle chiese e alle sorprese del suo centro storico, propone da molti anni mostre di rilevanza internazionale negli spazi del Palazzo Ducale; chi decide di visitarla, inoltre, può approfittare di una ricchissima scena teatrale, a partire dai due palcoscenici principali: il Teatro Stabile per la prosa, il Teatro Carlo Felice per l’opera, il balletto, la musica sinfonica (e non solo).Anche le previsioni occupazionali sembrano dare ragione a questa scelta. Saranno  2.630 i nuovi contratti di lavoro stipulati a Genova e in provincia nel IV trimestre 2015, il 5% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente: 2.090 dipendenti (79% dei contratti totali) e 540 atipici (21%).  Le 2.090 assunzioni di lavoratori dipendenti sono in crescita del 9% in più rispetto alle 1.910 dello stesso periodo del 2014. Le assunzioni 'stabili' (a tempo indeterminato a tutele crescenti o con un contratto di apprendistato) saranno 810 , vale a dire il 38% del totale, con una crescita di nove punti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.  "Questi dati - spiega Carla Sibilla, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Genova - sono il risultato di un lavoro di promozione e valorizzazione svolto con la Camera di commercio e le associazioni presenti sul territorio. Abbiamo puntato sui social media per raggiungere un certo tipo di turista. Una scelta vincente, che ha permesso di creare nuovi lavori, nuove imprese giovanili e creative e recuperare mestieri che si stavano perdendo: dal bed & breakfeast al produttore audio-visivo, dall'artigiano al ristoratore". Anche per l'incidenza dei fattori stagionali, tra il III e il IV trimestre dell'anno aumenta la quota di assunzioni attribuibile alle imprese dei servizi: queste ultime dovrebbero concentrare l'83% delle 2.090 assunzioni programmate a Genova in questo trimestre, cinque punti in più rispetto al trimestre precedente. Diminuisce quindi la quota percentuale di assunzioni previste nell'industria (costruzioni comprese), che in questa parte finale dell'anno scenderà al 16% del totale. Tra i servizi, le assunzioni dovrebbero riguardare soprattutto il commercio (500 unità, pari al 24% del totale), le attività turistiche e della ristorazione (390 unità, 19%) e i trasporti e logistica (240 unità e 11%). Nell'industria, invece, prevale il comparto della metalmeccanica ed elettronica, con 120 unità (6%). Tra ottobre e dicembre 2015 le imprese della provincia di Genova hanno programmato di assumere 400 lavoratori di alto livello, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, per una quota pari al 19% delle assunzioni totali programmate nella provincia. Questa percentuale risulta superiore di 5 punti alla media regionale (14%) e di due punti a quella nazionale ( 17%). "Grazie al nostro impegno - spiega  Paola Casubolo, responsabile dell'Ufficio Sviluppo e Promozione del Turismo Sistema di Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Genova - è aumentato il numero dei turisti ed è cresciuta la loro permanenza in città per più di una notte. Questa situazione ha portato all'incremento occupazionale di personale negli alberghi, nei ristoranti e nel settore dell'accoglienza: camerieri, camerieri ai piani, guide turistiche, conducenti di risciò. Sono nate anche nuove attività legate all'enogastronomia e alla degustazione. Addirittura sono state fondate delle scuole di cucina che insegnano ai turisti la preparazione dei piatti tipici genovesi".Rispetto allo scorso trimestre diminuiscono le difficoltà delle imprese genovesi nel trovare le figure di cui necessitano: la quota di assunzioni difficili da reperire passa infatti dal 14 al 10%. Anche a livello regionale la quota scende dal 15 al 13%. Così come nel resto d’Italia, anche in provincia di Genova è prevista una variazione negativa dell'occupazione negli ultimi tre mesi del 2015, ma il "saldo" occupazionale atteso (-1.990 unità), è in miglioramento rispetto allo -2.170 di un anno fa."Il tentativo è di allungare la stagionalità turistica - conclude Anna Galleano della Camera di commercio di Genova –.  La Liguria vive ancora le sue fortune sul turismo balneare concentrato nei mesi estivi e sul periodo natalizio. Grazie anche a un clima mite, quest'estate abbiamo avuto un’ottima stagione. E anche per queste feste natalizie si prevede il pienone. A Genova, la stagionalità pesa di meno perché eventi e città d’arte sono un prodotto valido 12 mesi: quest’anno abbiamo allungato il Capodanno prevedendo l’ultimo concerto in piazza la sera del 2”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: