martedì 29 dicembre 2015
L’Incubatore del Politecnico di Torino ha tracciato un bilancio aggiornato della propria attività: 189 imprese, oltre 1.400 addetti e 75 milioni di euro di fatturato nel 2014.
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Dal 1999 a oggi ha favorito la nascita di 189 imprese, che hanno ottenuto capitale di rischio per circa 40 milioni di euro dal 2007 a oggi - di cui più di 11 solo quest'anno - generato oltre 1.400 posti di lavoro e un giro d’affari di oltre 75 milioni di euro nel 2014. Sono i numeri aggiornati dell’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino emersi in occasione della Festa delle Start up I3P che si è svolta presso l’Incubatore. Oltre ai dati, la Festa ha visto come protagonisti i giovani imprenditori delle oltre 40 aziende innovative nate quest’anno in I3P e Treatabit: 150 startupper che mescolando tecnologia e creatività hanno dato vita al proprio sogno imprenditoriale. Nel corso dell’evento sono stati presentati i loro prodotti e servizi che coprono diversi settori dal biomedicale al cleantech, dall’industrial all’ICT e digitale. La Festa delle Startup, inoltre, è stata anche l’occasione per salutare 6 imprese che, dopo tre anni di crescita all’interno dell’Incubatore, si sono “laureate” e ora sono pronte ad affrontare il mercato.La giornata è stata occasione per premiare anche una delle startup che meglio si sono comportate quest'anno, in termini di performance: Tonic Minds, spin-off del Politecnico di Torino che realizza interfacce tra realtà aumentata, web 2.0 e reti sociali per offrire agli utenti un numero elevato di informazioni e vivere esperienze come la visita a un museo in modo interattivo e coinvolgente."Nel 2015 I3P ha registrato risultati straordinari per numero di imprese create e investimenti ottenuti dalle startup. Nel 2016 continueremo la nostra attività lavorando in particolare sul fronte degli investimenti seed, sui rapporti tra startup e imprese, e per favorire l’arricchimento dell’ecosistema torinese delle start up -  ha sottolineato Marco Cantamessa, presidente di I3P -. Per quanto riguarda il nostro Paese, auspico che la cultura dell’innovazione superi le resistenze al cambiamento: è giunto il momento che le aziende italiane che iniziano a considerare le startup come fornitrici di soluzioni innovative passino dalle intenzioni agli ordini".
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