mercoledì 23 dicembre 2015
Continuerà anche il prossimo anno, ma in forma ridotta (al 40% e con un tetto a 3.250 euro). Per il Mezzogiorno potrebbe arrivare una ulteriore proroga anche al 2017, se saranno certificate risorse residue.
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La legge di Stabilità per il 2016 è stata approvata dal Senato e dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà legge dello Stato. Con 162 sì, 125 no e nessun astenuto la manovra – pari a circa 35 miliardi e un deficit per l’anno prossimo aumentato al 2,4% dal 2,2% per finanziare il pacchetto cultura-sicurezza varato dopo i tragici fatti di Parigi – ha incassato la fiducia di Palazzo Madama. Sì dei senatori anche alla legge di Bilancio, con 154 voti favorevoli, nove contrari e nessun astenuto. Per la prima volta negli ultimi anni cambiano i saldi della manovra durante l’iter parlamentare: il nuovo saldo netto da finanziare ammonta adesso a 35,4 miliardi.Molte le novità apportate durante l’iter alla Camera e al Senato, norme aggiuntive che hanno fatto salire a 999 i commi del provvedimento. Sul fronte lavoro, la decontribuzione per le assunzioni stabili continuerà anche il prossimo anno, ma in forma ridotta (al 40% e con un tetto a 3.250 euro). Per il Mezzogiorno potrebbe arrivare una ulteriore proroga anche al 2017, se saranno certificate risorse residue. Reintrodotta anche la detassazione (al 10%) del salario di produttività. Previste risorse per la contrattazione di secondo livello. Stanziati 300milioni per il rinnovo dei contratti del Pubblico impiego, mentre la proroga per il 2016 e 2017 del regime fiscale agevolato per i 'cervelli in fuga' viene estesa a tutti i soggetti che rientrano in Italia entro il 31 dicembre 2015. Piano straordinario per l’assunzione di 500 professori universitari, anche dall’estero, e 1.000 ricercatori.Sul fronte pensioni, il provvedimento più importante riguarda l’allargamento a 8mila euro (dai precedenti 7.750) della no-tax area, ovvero la soglia di reddito entro la quale i pensionati over 75 non pagano l’Irpef. In manovra pure la settima salvaguardia per altri 172.466 esodati. I lavoratori a tre anni dai requisiti per la pensione potranno accedere al part time incentivato. Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e metodo contributivo) è esteso alle lavoratrici che maturano i requisiti entro il 2015.Per imprese e professionisti la Stabilità dispone ai fini delle imposte sui redditi l’ammortamento del 140% per beni materiali strumentali nuovi acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. La maggiorazione del 40% dei limiti per la deduzione delle quote di ammortamento vale anche per mezzi di trasporto, come auto o scooter, non utilizzati esclusivamente come beni nell’attività di impresa. Viene ampliato l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio per le partite Iva. La soglia di ricavi sale di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Alla Camera sono stati introdotti anche ritocchi per il patent box, il regime di detassazione dei redditi derivanti da beni immateriali come brevetti, marchi, know how.Per quanto riguarda il Sud, c’è il credito di imposta per le imprese del Mezzogiorno che investano in macchinari, attrezzature e impianti: lo stanziamento è di 600mila euro l’anno. Approvate le misure in favore di Matera, capitale europea della cultura 2019: non si applicano, fino al 31 dicembre 2019, le norme di contenimento delle spese per l’acquisto di beni e di servizi nonché quelle limitative delle assunzioni di personale, anche con forme contrattuali flessibili. Autorizzata la spesa di 500mila euro annui dal 2016 al 2019.Novità anche per il congedo obbligatorio di maternità, che d’ora in poi sarà valido ai fini del premio di produttività. Mentre i neopapà avranno due giorni (e non più uno) di congedo obbligatorio, anche non consecutivi. Fa poi il suo ingresso, in via sperimentale, il voucher baby sitter esteso alle madri lavoratrici autonome e imprenditrici. La battaglia su 'opzione donna' è invece vinta a metà: ok al pensionamento anticipato, ma solo se ''dovesse risultare un onere inferiore rispetto alle previsioni".
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