mercoledì 23 dicembre 2015
Il 2016 anno di svolta. La crisi, comunque, ha colpito in particolare l’occupazione: dal suo inizio, il settore delle costruzioni ha perso 502mila posti di lavoro (-25,3%). Considerando anche i settori collegati, la perdita complessiva raggiunge circa le 780mila unità. Segnali positivi arrivano, però, dai dati del secondo trimestre 2015, dove gli occupati segnano una crescita del 2,3% su base annua.
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Il 2016 potrebbe rappresentare l’anno di svolta del settore delle costruzioni. La previsione di un aumento dell’1% in termini reali degli investimenti interrompe l’andamento negativo in atto dal 2008. Intanto, il mercato immobiliare è tornato a crescere nel 2015 (+5,3%) e ancora di più nel 2016 (+13,5%). Prezzi ancora in calo nel 2015, nel 2016 si attendono stabili o leggera flessione. Per la ripresa, però, bisognerà aspettare il 2017, in cui si attendono aumenti nell’ordine dell’1,6%. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni diffusi ieri dall’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. L’inversione di tendenza sarà guidata dal prolungamento della crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo, dal cambio di segno delle opere pubbliche, dopo un decennio di forti cali, e da un’attenuazione della caduta dei livelli produttivi nella nuova edilizia abitativa e nel non residenziale privato. In questo contesto le misure contenute nel ddl Stabilità per il 2016 assumono un ruolo sicuramente importante per la ripresa nel comparto. «Un voto estremamente positivo», così il presidente dell’Ance, Claudio De Albertis, ha commentato la manovra che si appresta a passare il vaglio del Parlamento. «Sia per il mercato privato – aggiunge De Albertis – che per il comparto pubblico. La norma della detrazione del 50% dell’Irpef per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B era una norma che aspettavamo da tempo». De Albertis ha poi specificato che la previsione di un incremento dell’1% nel prossimo anno «è una stima prudenziale» con ulteriori miglioramenti se si accelerano le pratiche burocratiche e si sbloccano le centrali di acquisto. Sul fronte mercato privato, grazie alla proroga, fino a dicembre 2016, del potenziamento delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e interventi di efficientamento energetico degli edifici, si prevede per il prossimo anno un ulteriore aumento dell’1,5% degli investimenti in recupero abitativo su base annua. L’introduzione della detrazione dell’Irpef potrà mitigare la flessione dei livelli produttivi della nuova edilizia abitativa attraverso l’accelerazione degli interventi in corso di realizzazione e potrà dare un significativo impulso al mercato immobiliare. Per quanto riguarda gli investimenti in nuove abitazioni ci sarà una riduzione, nel 2016, del 3,5% in termini reali, in significativo rallentamento rispetto agli anni precedenti (-6% nel 2015, -13,9% nel 2014). Relativamente al comparto non residenziale privato per il 2016 si avrà una lieve flessione dello 0,4% in termini reali su base annua, anche in ragione di un’aspettativa di ripresa economica più robusta. Gli investimenti in opere pubbliche nel 2016 aumenteranno invece di circa due miliardi di euro, pari a una crescita in termini reali del 6% rispetto al 2015. La crisi, comunque, ha colpito in particolare l’occupazione: dal suo inizio, il settore delle costruzioni ha perso 502mila posti di lavoro (-25,3%). Considerando anche i settori collegati, la perdita complessiva raggiunge circa le 780mila unità. Segnali positivi arrivano, però, dai dati del secondo trimestre 2015, dove gli occupati segnano una crescita del 2,3% su base annua. 
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