mercoledì 30 dicembre 2015
Lo prevede il disegno di legge per contrastare il fenomeno: saranno messi a punto e sostenuti da istituzioni nazionali e locali, organizzazioni non profit e imprese agricole.
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Il disegno di legge per contrastare il fenomeno del caporalato prevede anche piani di accoglienza che saranno messi a punto e sostenuti da istituzioni nazionali e locali, organizzazioni non profit e imprese agricole. A mettere l'accento su questo aspetto è stato il tavolo con i ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina, del Lavoro Giuliano Poletti e della Giustizia, Andrea Orlando con i rappresentanti della filiera e dei sindacati, presenti anche il presidente dell'Inps Tito Boeri e il leader della Uil Carmelo Barbagallo."La lotta al caporalato non va in vacanza e lo dimostra il fatto che oggi siamo qui con tutte le rappresentanze del mondo agricolo e dei sindacati per fare il punto sulle iniziative di contrasto - afferma il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina -. È un fenomeno che dobbiamo assolutamente contrastare - ha detto - e il 2016 deve essere l'anno della svolta. Il governo infatti ha presentato un ddl che alla ripartenza delle vacanze di Natale approderà al Senato. Anche nelle prossime settimane faremo il punto in altri tavoli". Inoltre "abbiamo un'occasione nella Rete del lavoro agricolo di qualità, uno strumento nuovo in cui bisogna crederci" ha sottolineato a proposito delle asdesioni delle imprese agricola, ancora basse.Anche il ministro Poletti è tornato sull'importanza del tema dell'accoglienza dei lavoratori agricoli, molto spesso immigrati, "perché quando c'è il periodo della raccolta c'è una grande concentrazione di persone in un luogo e bisogna rendere decorosa la vita di una persona e sia meno facile per i caporali infiltrarsi. Questa azione in passato è stata supportata dal volontariato noi stiamo costruendo un progetto insieme alle associazioni, perché questo non sia più soltanto un atto dell'associazionismo ma un atto che le istituzioni sostengono"."Siamo di fronte a fenomeni molto diversi tra loro - ha precisato - ma dobbiamo affrontarlo in tutta Italia nelle diverse e specifiche condizioni e lo faremo indipendentemente dallo stato di attuazione della legge, non aspetteremo". Per ora le risorse, tuttavia, non sono state quantificate, "ogni soggetto destinerà una quota". Un fenomeno che riguarda anche altri "lavoratori in condizioni di fragilità" non solo i migranti -ha detto Poletti - per cui bisogna presidiare tutto questo fenomeno. Non ci troviamo di fronte a un'emergenza ma di fronte a un fenomeno che ha una lunga storia alle spalle che oggi è urgente e dunque bisogna affrontarlo con delle politiche di medio e lungo periodo. Noi vogliamo davvero bonificare il fenomeno".Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha detto a proposito delle dl per il contrasto al caporalato che si tratta "non soltanto di un inasprimento delle pene ma anche di un cambiamento della natura delle pene: piuttosto che di una mera sanzione reclusiva si interviene con strumenti di carattere patrimoniale, la confisca dei beni ma anche del patrimonio accumulato attraverso il profitto illecito con lo sfruttamento del lavoro".
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