giovedì 30 novembre 2017
Lo ha detto il presidente della Repubblica nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi cavalieri e alfieri del lavoro
Mattarella: il lavoro ai giovani è la priorità
COMMENTA E CONDIVIDI

«Abbiamo grande bisogno - come persone e come società - di pensare al domani». Per questo motivo «creare lavoro è una priorità a tutti i livelli di governo. Occorre continuamente rafforzarne i presupposti e le condizioni normative, fiscali, sociali. Allo Stato il dovere di sostenere sforzi di sviluppo e di inclusione». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi cavalieri e alfieri del lavoro. Il capo dello Stato non ha dubbi, «sono i nostri giovani ad aver pagato in misura maggiore il prezzo della crisi». A questo punto, ha aggiunto, «la mobilità nello studio, nella ricerca, nel lavoro è utile ai giovani e alla società. Ma quando l'esodo dall'Italia - ha avvertito Mattarella - è determinato da una costrizione, e quando il rientro è reso problematico, se non addirittura impossibile, allora si registra un danno molto pesante ed è necessario porre rimedio». Lo Stato deve fare il suo dovere come detto, ha proseguito, ma «è anzitutto l'impresa a produrre il lavoro. È necessario il coraggio degli imprenditori, la loro capacità di stare sul mercato, di sostenere la competizione, di migliorare la propria posizione. Vale a dire quello che questa mattina premiamo».

Senso della realtà e non cedere al populismo. Questo il messaggio che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha lanciato intervenendo al Quirinale alla cerimonia di consegna delle onorificenze ai 25 cavalieri del lavoro nominati il 2 giugno e dei 26 alfieri (c'era un ex aequo tra i migliori studenti selezionati). «La realtà è complessa, non è mai interamente buona o interamente negativa. La
differenza tra populismo e classe dirigente sta in chi fugge la realtà e in chi la abbraccia. Ogni tanto si cede a questa logica, non penso che questo paghi - ha spiegato il ministro -. Nessuno è più pronto ad accettare un messaggio univoco. Su questo dobbiamo costruire un'alleanza con la classe dirigente in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che abbia senso della realtà». «Chi dice ai cittadini che ci sono i soldi per fare tutto dice una cosa sbagliata - ha insistito Calenda -. L'Italia è piena di situazioni che vanno corrette ma bisogna darsi delle priorità: oggi gli investimenti pubblici e privati sono la priorità, hanno una valenza
politica non solo economica. Bisogna costruire una dimensione politica che poggi su due pilastri: investimenti e realismo». Il ministro ha commentato positivamente i dati della ripresa: «I numeri della crescita sono buoni, i numeri dell'export sono incredibili. Cresciamo più della Germania e il doppio della Francia. Gli investimenti diretti esteri sono cresciti del 40%, anche se a volte non riusciamo ad
accoglierli al meglio. Siamo solo a un punto del cammino di uscita da una drammatica crisi economica il cui danno principale è stata una crisi di fiducia».

Infine il presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, past president di Confindustria, Antonio D'Amato, ha chiesto di ritrovare un «primato della politica» che costruisca per l'Italia il «progetto-Paese» di cui ha oggi bisogno, lasciandosi alle spalle un dibattito politico oggi concentrato «su questioni di breve momento e di assai corto respiro». «Alla nostra Italia - ha concluso D'Amato - non mancano né i talenti né le capacità di intraprendere. Quello di cui abbiamo assoluto bisogno, è un sistema-Paese che sappia e voglia affrontare i nodi e i ritardi da tempo irrisolti che minano la nostra competitività, mortificano le nostre potenzialità e rendono difficile la realizzazione di quello sviluppo che è pure alla nostra portata. Serve più sviluppo per dare risposte vere ai bisogni di occupazione, alle crescenti disuguaglianze e alle nuove emarginazioni che sempre di più alimentano il disagio e il malessere sociale».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: