mercoledì 30 dicembre 2015
Nel IV trimestre 2015 le imprese toscane prevedono di attivare 10.450 nuovi contratti, il 10% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Mentre cresce il numero di iscritti al collocamento mirato: 36mila.
In Toscana più occupati e più disabili al lavoro
COMMENTA E CONDIVIDI
Nel IV trimestre 2015 le imprese toscane prevedono di attivare 10.450 nuovi contratti di lavoro, il 10% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, di cui 7.520 come lavoratori dipendenti (pari al 72% del totale, con un incremento del 6% rispetto all'ultimo trimestre del 2014) e 2.930 come lavoratori atipici (il 23% del totale, con un incremento tendenziale del 23%). Nonostante l'incremento previsto sul fronte delle "entrate" di lavoratori, sia subordinati che autonomi, le 'uscite' programmate (18.810 unità, dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi) determinano un saldo occupazionale ancora negativo (-8.360 unità), anche se in deciso miglioramento rispetto ai corrispondenti valori del 2014 (-11.110 unità) e del 2013 (-14.430). "L'indagine Excelsior, tenendo sotto controllo le previsioni di assunzione del sistema imprenditoriale, rappresenta un termometro molto sensibile rispetto ai fermenti che attraversano il sistema produttivo - ha commentato Andrea Sereni, presidente di Unioncamere Toscana - e l'indicazione che ci fornisce l'ultima indagine è particolarmente significativa a tale riguardo: ci dice per esempio che, con un incremento tendenziale del 10% dei contratti attivati nel IV trimestre, le imprese toscane stanno consolidando un clima di maggior fiducia, in particolare fra i servizi. Il miglioramento delle aspettative non è tuttavia sufficiente a riportare in positivo il saldo occupazionale, che vede ancora prevalere i flussi in uscita. Segno che il percorso avviato va nella direzione giusta, ma al tempo stesso che questo processo deve essere ulteriormente sostenuto con interventi in grado di imprimere una svolta definitiva ad un ciclo economico che resta ancora incerto, agendo in particolare sulla componente giovanile che risulta tuttora essere una delle maggiormente penalizzate dagli esiti della crisi attraversata nel corso degli ultimi anni".  Intanto il primo rapporto sulla disabilità in Toscana affronta anche il tema del lavoro tra i disabili. Per quanto riguarda l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l’accesso al mondo del lavoro da parte delle persone con disabilità è regolato in Italia dalla legge 68/1999 sul collocamento mirato. In Toscana nel 2014 il numero di iscritti al Servizio ha toccato quasi 36mila unità, un dato in crescita del 16,2% rispetto al 2008, segnale di una maggiore partecipazione alla vita civile e lavorativa e di una migliore conoscenza delle opportunità offerte dai Centri per l’impiego. Sempre nel 2014 il numero di avviamenti attivati dal collocamento mirato in regione è stato pari a 1.455 unità, mentre le cessazioni sono state 1.099. Il numero relativamente ridotto di assunzioni rispetto allo stock di iscritti al Servizio è da ricondurre al fatto che non tutti gli utenti risultano effettivamente attivi nella ricerca del lavoro, ma al contempo è da sottolineare come la crisi economica abbia impattato negativamente sul numero di posti di lavoro riservati per legge ai lavoratori con disabilità.Accanto ai servizi del collocamento mirato, in Toscana il progetto regionale Giovani Sì, nel solo 2014, ha attivato tirocini per 1.151 giovani con disabilità, mentre progetti legati all’agricoltura sociale, a partire dal 2012, hanno consentito l’inserimento lavorativo di 362 lavoratori disabili all’interno di 53 aziende agricole localizzate su tutto il territorio toscano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: