giovedì 31 maggio 2018
I dati testimoniano un ritorno ai livelli pre-crisi. Ma l'occupazione ha cambiato volto: ci sono più donne ed anziani e meno contratti a tempo indeterminato
Record di occupati: 23 milioni. Ma il lavoro è cambiato
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Record degli occupati ad aprile: hanno raggiunto quota 23 milioni e 200 mila, il massimo dal 1977, data di inizio delle serie storiche dell'Istat. Il numero di occupati supera di 23 mila unità il livello raggiunto ad aprile 2008. Dopo 10 anni si è quindi tornati ai livelli pre-crisi ma con un mercato del lavoro profondamente trasformato: è aumentata la quota delle donne occupate, i lavoratori sono più anziani e si contano più contratti a tempo determinato.

"Il JobsAct è stata la riforma più criticata, ma i risultati parlano chiaro. Buon lavoro a chi verrà dopo di noi" scrive su Twitter la sottosegretaria dimissionaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Nel mese di aprile gli occupati sono aumentati dello 0,3% rispetto a marzo (64mila in termini numerici). L'Istat, sottolinea che "la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita". Il tasso di occupazione si attesta al 58,4%, con un rialzo dello 0,1% rispetto al mese precedente. Prosegue la ripresa degli indipendenti (+60 mila) e dei dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila). La crescita congiunturale dell'occupazione interessa tuttele classi di età ad eccezione dei 25-34enni. L'aumento maggiore ad aprile si stima per le donne (+52 mila) e per le persone di 35 anni o più (+77 mila). Nel periodo febbraio-aprile 2018 l'Istat stima una crescita degli occupati dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (+67mila). L'aumento interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+59 mila) e in misura più lieve gli indipendenti (+14 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i dipendenti a tempo indeterminato.

ll tasso di disoccupazione si attesta all'11,2%, stabile rispetto al mese precedente. "Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione è tornata sui livelli della seconda metà del 2012, in un contesto di prosecuzione del calo dell'inattività, che tocca negli ultimi mesi il minimo storico"sottolinea l'Istat. Ad aprile il tasso di disoccupazione dei giovani sale al 33,1% (+0,6 punti percentuali). La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni continua a diminuire sensibilmente (-0,6%, -74mila). Il calo - spiega l'Istat - riguarda donne e uomini ed è diffuso su tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34% (-0,2 punti percentuali rispetto a marzo).

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