sabato 26 dicembre 2015
La richiesta (nella foto Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori) prevede che una parte della quota versata dalle aziende ai fondi paritetici interprofessionali, agli enti bilaterali, alle casse edili e alle associazioni di categoria tramite Inps siano destinate a un fondo per la creazione di welfare a vantaggio del datore di lavoro.
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Riconoscere anche ai datori di lavoro il diritto a usufruire di ammortizzatori sociali, in caso di difficoltà della loro azienda. È la richiesta della Confimprenditori, associazione nazionale che rappresenta imprenditori e liberi professionisti, inviata al governo. Il documento della Confimprenditori prevede che una parte della quota versata dalle aziende ai fondi paritetici interprofessionali, agli enti bilaterali, alle casse edili, e alle associazioni di categoria tramite Inps, siano destinate ad un fondo per la creazione di welfare a vantaggio del datore di lavoro."Chiediamo al governo di essere convocati, insieme alle altre associazioni di categoria, per potere confrontarci e determinare la percentuale, trattenuta direttamente dall'Inps, da versare a unfondo, per far sì che anche gli imprenditori che possano godere di ammortizzatori sociali - spiega il presidente della Confimprenditori, Stefano Ruvolo -. La nostra proposta non ha alcun impatto sul bilancio statale, l'erogazione dei servizi concessi al datore di lavoro non prevede ulteriori costi da parte dell'azienda o dello Stato stesso, in quanto vengono finanziati dai contributi versati dallo stesso imprenditore ai fondi paritetici interprofessionali e agli enti bilaterali, comprese le casse edili, e alle associazioni di categoria". La proposta "costituisce dunque un incentivo al sistema economico del Paese aiutando a mantenere in vita attività o imprese che altrimenti, gravate da costi eccessivi, sarebbero costrette a cessare la loro attività"."Ancora una volta la Confimprenditori dimostra di volere essere vicina ai bisogni degli imprenditori - conclude Ruvolo - sono loro al centrodel nostro mondo, sono loro gli 'eroi' che ogni giorno si mettono in gioco per fare crescere il tessuto produttivo e quindi l'economia del Paese".
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