mercoledì 30 settembre 2015
Per la fine dell'anno in corso «si prevede che il sistema produttivo della Penisola assorbirà quasi 10mila  elettronici e dell'’informazione, 7mila industriali, e più di 2mila civili».
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Ingegneri pronti a cavalcare la ripresa. E a occupare sempre più posti nelle aziende del Belpaese. Tra il 2014 e il 2015, infatti, la domanda prevista di questi professionisti dell'area tecnica da parte delle imprese "sale del 31%, uno degli incrementi più accentuati degli ultimi 15 anni", e anche il tasso di disoccupazione, "dopo avere raggiunto negli anni passati punte del 6%, si riporterà verosimilmente a livelli più fisiologici del 4% per il settore dell'’ingegneria, a fronte del 12% a livello nazionale". Lo si legge in un'indagine del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni).Il "forte scarto" fra la percentuale nazionale dei senza impiego e quella degli ingegneri, indica, viene sottolineato nel dossier, "la peculiarità dei profili ingegneristici, riconosciuti per le elevate competenze tecniche possedute." Per la fine dell'anno in corso, poi, "si prevede che il sistema produttivo della Penisola 'assorbirà' quasi 10mila ingegneri elettronici e dell'’informazione, 7mila ingegneri industriali, e più di 2mila ingegneri civili".
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