martedì 3 ottobre 2023
Con la Messa presieduta dal Papa in piazza San Pietro il 4 ottobre 2023 si è aperta la XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi. In questa breve sintesi indicazioni per orientarsi
Un'immagine del Sinodo del 2018

Un'immagine del Sinodo del 2018 - ANSA

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Qual è il tema del Sinodo?

Il titolo è «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione». Al centro, la sinodalità che nel linguaggio della Chiesa indica un modo di vivere e di operare della Chiesa come popolo di Dio che «manifesta e realizza in concreto – recita un documento della Commissione teologica internazionale – il suo essere comunione nel camminare insieme, nel radunarsi in assemblea e nella partecipazione attiva di tutti i membri alla sua missione evangelizzatrice».

Parte del logo del Sinodo

Parte del logo del Sinodo - Ansa

Cos’è il Sinodo?

ll Sinodo dei vescovi è stato istituto da Paolo VI il 15 settembre 1965 con il motu proprio “Apostolica sollicitudo”. È nato nel contesto del Concilio Vaticano II che, con la Costituzione dogmatica “Lumen gentium” si era ampiamente concentrato sulla dottrina dell’episcopato, sollecitando un maggior coinvolgimento dei vescovi nelle questioni che interessano la Chiesa universale. Scopo dei lavori è infatti discutere collegialmente, sotto la presidenza del Papa, temi di primaria importanza che riguardano la vita della Chiesa. Il Sinodo si riunisce in diversi tipi di Assemblea: generale ordinaria, per le materie che riguardano il bene della Chiesa universale; Assemblea generale straordinaria, per questioni di urgente considerazione; Assemblea speciale, per temi che toccano maggiormente una o più regioni determinate, come sull’Amazzonia nel 2019.

Questo Sinodo ha un andamento particolare rispetto agli altri, perché?

Perché segue un itinerario in diverse fasi. Una prima tappa (ottobre 2021 - aprile 2022) ha riguardato le Chiese diocesane. La seconda tappa, che si è conclusa lo scorso 31 marzo è stata di respiro continentale. Dopo il momento più locale, il varo di un tempo di ascolto, dialogo e discernimento di una medesima area geografica (europea, piuttosto che asiatica e africana), rappresenta un’ulteriore novità. Inoltre a questa Assemblea dei vescovi che si è conclusa il 29 ottobre, seguirà una seconda sessione in programma nell’ottobre del 2024.

Chi ha partecipato all’assemblea di questo ottobre?

I partecipanti sono stati 464 tra cui 365 membri votanti tra cui, prima volta con diritto di voto, 54 donne. Presenti senza diritto di voto alcuni “invitati speciali” e 12 delegati fraterni che rappresentano altre Chiese e comunità ecclesiali. Figure particolari gli esperti, che cooperano con la segreteria organizzativa in virtù delle loro competenze e i facilitatori con il compito di favorire lo scambio nei gruppi di lavoro.

Chi è il relatore generale? Quali compiti ha?

Quello affidato al relatore generale, nominato direttamente dal Papa. è un ruolo importante. Egli tiene una relazione all’inizio dell’Assemblea per introdurre i lavori e poi un altro intervento all’inizio di ciascun segmento di attività. Presiede inoltre la preparazione del testo che raccoglie i frutti dell’Assemblea e rilancia i lavori per la seconda sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi in programma nel 2024. Relatore generale di questo Sinodo è il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo.

Come si sono articolati i lavori dell’Assemblea?

In cinque segmenti, in ognuno dei quali si alternano sessioni plenarie o Congregazioni generali e in gruppi di lavoro più piccoli (Circoli minori). Punto di partenza è il cosiddetto “Instrumentum laboris”.

Cos’è l’Instrumentum laboris?

È il testo base, di partenza su cui si sono confrontati i sinodali. Si compone da un testo e da quindici schede di lavoro, strutturate in due macro aree. Una sezione A in cui sono evidenziati i risultati dei primi anni di consultazione e il modo di procedere per diventare sempre più Chiesa sinodale. E una sezione B che approfondisce le tre tematiche principali dell’assise: crescere nella comunione accogliendo tutti, valorizzare il contributo di ogni battezzato in vista della missione, identificare strutture e dinamiche di governo con cui articolare partecipazione e autorità in una Chiesa sinodale missionaria.

Oltre alla celebrazione di apertura ci saranno altri momenti particolari durante il Sinodo?

Lo scorso 30 settembre in piazza san Pietro si è svolta la grande veglia ecumenica “Together” mentre dall’1 al 3 ottobre i partecipanti al Sinodo sono stati invitati a un ritiro spirituale a Sacrofano. Inoltre durante i lavori sono previste Eucaristie quotidiane in San Pietro con tutti i sinodali mentre il 12 ottobre si svolgerà un pellegrinaggio e il 19 una preghiera pubblica insieme a rifugiati e migranti, il 25 ottobre la recita del Rosario nei Giardini vaticani.

Si può parlare di un Sinodo che tutela l’ambiente?

Oltre a privilegiare l’uso di tablet per votare, scaricare e leggere documenti in modo da evitare lo spreco di carta, la segreteria generale del Sinodo ha promosso un’iniziativa per compensare l’emissione della CO2 prodotta durante i lavori. ln particolare, spiega una nota, mediante il sostegno della Fondazione SOS Planet e l’apporto tecnico di LifeGate, viene avviato un progetto, in Nigeria e Kenya, per la diffusione di stufe da cucina efficienti e di tecnologie di purificazione dell’acqua destinate a famiglie, comunità e istituzioni. Le nuove tecnologie ridurranno significativamente il consumo di biomassa non rinnovabile e di combustibili fossili per cucinare e per l’ebollizione dell’acqua.

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