lunedì 14 settembre 2009
Il presidente della Cei presenta gli interventi realizzati con i 31 milioni di euro della colletta. Scuole, centri di comunità, strutture per giovani e anziani.
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La mobilitazione del mondo cattolico in occasione del terremoto dell'Aquila è la testimonianza che "nessuno deve sentirsi solo in qualunque situazione nella Chiesa, essendo essa famiglia e fermento della società civile". Questo è "l'animus" con il quale il Presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco sta compiendo la sue seconda visita all'Aquila, dove incontrerà i volontari delle Caritas di tutta Italia. "Sono venuto - ha detto Bagnasco - per riconfermare la vicinanza e la solidarietà di tutti i vescovi italiani all'intera popolazione segnata dal terremoto. La presenza della Comunità cristiana e della chiesa attraverso l'organismo centrale della Caritas e delle Caritas regionali è stata arricchita da molte parrocchie delle diverse diocesi italiane che, in qualche modo, si sono gemellate con parrocchie e comunità di questa diocesi. Attraverso la presenza di gruppi giovanili e di volontari - ha detto ancora - c'è stato un sostegno economico e strutturale, ma c'è stata anche la testimonianza di vicinanza per cui nessuno deve sentirsi solo nella Chiesa".Una chiesa per tutti entro Natale.  "Delle 800 chiese danneggiate dal sisma, 406 hanno bisogno di interventi superficiali. Ci sono già progetti per effettuare questo tipo di lavori. Laddove non si potrà rientrare nelle chiese in cemento, provvederemo a fornire 40 prefabbricati affinchè tutti possano festeggiare il santo Natale in luoghi di accoglienza". Lo ha assicurato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, oggi all'Aquila per una visita nelle zone terremotate."Per i lavori di ricostruzione pesante nei luoghi di culto - è stato sottolineato durante l'incontro con lastampa - i tempi saranno ovviamente molto più lunghi. Ci si aspettava un impegno maggiore della comunità internazionale per la sistemazione delle chiese più importanti della città, ma va bene lo stesso. La Chiesa assicurerà comunque la sua presenza con tanti religiosi che porteranno sostegno,solidarietà, aiuto concreto, alla popolazione aquilana"."Coraggio aquilani mi ha commosso". "Il coraggio e la fierezza delle popolazioni colpite dal sisma mi hanno commosso. Gli aquilani sono stati colpiti dal terremoto ma non sono stati schiacciati". Lo ha detto il cardinale, Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, durante la sua visita all'Aquila nelle zone colpite dal terremoto. Bagnasco, intorno alle 13, ha fatto tappa al campo della Caritas dell'Umbria, Piemonte e Valle d'Aosta, nel quartiere Sant'Antonio, dove i volontari hanno preparato un pranzo per una cinquantina di persone. "Le difficoltà - ha aggiunto il cardinale - se vissute insieme, si superano, e i volontari ne sono il segno concreto e li invito a proseguire la loro attività con entusiasmo e convinzione.Anche se non si è presenti fisicamente nelle zone del terremoto, dobbiamo esserlo con la preghiera e la passione". Al termine del suo breve discorso, Bagnasco ha voluto ringraziare la Caritas definendola "sempre vicina" ai bisognosi. Prima del pranzo, offerto dai volontari a tutti i presenti, Bagnasco ha recitato un "Padre nostro", ha benedetto il cibo ed ha augurato il "buon appetito". Alla ricostruzione 31 milioni di euro dalla Chiesa. La solidarietà espressa da singoli, famiglie, associazioni, gruppi, parrocchie e Diocesi Italiane ed estere, anche a seguito della colletta indetta dalla Cei il 1 aprile scorso, ha permesso di raccogliere circa 26 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 5 milioni di euro messi a disposizione direttamente dalla Cei ed alcune offerte provenienti dalle Caritas estere ( la Caritas della Somalia ha versato mille euro, dalla Georgia sono pervenute 2 mila euro). Sono queste le cifre rese note oggi dalla Caritas nazionale, durante la visita all'Aquila del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei.Una parte di queste risorse è stata già impegnata per le prime iniziative di sostegno alle popolazioni colpite; le restanti risorse saranno impegnate in progetti di animazione pastorale, azioni di rivitalizzazione economica, ma soprattutto realizzazioni di centri di comunità, scuole e strutture di edilizia sociale e abitativa.Caritas: 3 scuole entro novembre. "Fine ottobre/inizio novembre saranno operative tre scuole realizzate dalla Caritas nazionale con l'impiego di parte dei trenta milioni di euro messi a disposizione direttamente dalla Cei (5 milioni) o attraverso la colletta 'Domenica in albis' (25 milioni di euro). I tre istituti sorgeranno a Fossa, Ocre e Poggio di Roio, ed avranno una capienza di 168 alunni ciascuno". Lo ha annunciato stamane il direttore della Caritas, Vittorio Nozza, che ha accompagnato il cardinal Angelo Bagnasco all'Aquila. Finora, la Caritas ha realizzato quattro strutture medio-piccole: una che ospita la sede Caritas di Coppito, nel piazzale antistante il Duomo, la seconda alla Torretta dove suore ed operatori sono impegnati nel sostegno psicologico ai bambini per il rientro a casa, ed altri due centri di ascolto e di accoglienza a Barisciano e Pettino. "Con le risorse che abbiamo - ha aggiunto Nozza - cercheremo di dare una risposta concreta alle esigenze abitative, sociali ma anche economiche alle persone ancora in difficoltà dopo la tragedia del 6 aprile. Siamo a tutti gli effetti parte integrante della Consulta della Protezione civile e come tale stiamo accompagnando il passaggio degli sfollati dalle tende alle nuove comunità. È un momento che stiamo vivendo con serenità, ma anche con grande attenzione, perchè non basta vivere uno accanto all'altro per essere vicini, ma c'è bisogno di strutture e punti di riferimento per condividere valori umani e spirituali".
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