martedì 31 agosto 2021
Il 13enne caduto mentre provava il mezzo di un amico: il sindaco del paese firma un'ordinanza che prevede anche limiti di velocità. Le proposte che giacciono in Parlamento
Il punto in cui è avvenuta la tragedia a Sesto San Giovanni

Il punto in cui è avvenuta la tragedia a Sesto San Giovanni - Fotogramma

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La tragica morte del 13enne a Sesto San Giovanni riaccende le polemiche sull'utilizzo dei monopattini. La Procura dei minorenni di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo di Fabio Mosca. Il ragazzino è deceduto dopo essere caduto dal mezzo di un suo amico e il sindaco di Sesto è corso ai ripari disponendo l'obbligo di casco per tutti (oggi lo è solo per i minori) e limiti di velocità di 20 km all'ora sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali. Per i trasgressori sono previste sanzioni aministrative.

Proprio sulle regole da seguire riprende forza la polemica dopo che in pochi mesi si sono registrati una serie di incidenti, in alcuni casi mortali. Da più parti si chiede di intervenire a livello nazionale dopo che alcuni comuni e regioni, come ad esempio Genova e Toscana, hanno preso l'iniziativa stabilendo con ordinanze ad hoc limiti e divieti.

"Ben vengano - afferma Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili - le iniziative prese in autonomia da Comuni e Regioni, ma il problema deve essere affrontato e risolto a livello nazionale".

Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, testimone oculare di un incidente avvenuto nella centralissima via del Corso a Roma che per fortuna non ha causato vittime, sostiene che "il settore è senza regole, sembra un Far West. Bisogna intervenire a livello
nazionale o si rischia il fai da te".

"La tragedia che si è consumata ieri pomeriggio a Sesto San Giovanni - ha spiegato Di Stefano - ha scosso l'intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento".

Secondo Di Stefano, "oltre all'obbligo del casco e alla riduzione dei limiti di velocità, il Parlamento dovrebbe rendere obbligatorie assicurazione e targa" e , "regolamentare la potenza dei monopattini per bandire mezzi truccati" inoltre "alzare almeno a 16 anni l'età minima per potersi mettere alla guida".

Le proposte di legge in Parlamento

Sono quattro, due alla Camera e due al Senato, le proposte di legge presentate in Parlamento in materia di sicurezza e di circolazione stradale dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica.

Solo per una di queste è in corso l'esame parlamentare in commissione a Montecitorio: si tratta del testo presentato da Roberto Rosso di Forza Italia, su cui fino allo scorso 4 agosto alla Camera è stato tenuto un lungo ciclo di audizioni di esperti della materia.

La relatrice del provvedimento a Montecitorio è la leghista Elena Maccanti, ed è prevedibile che già con la ripresa dei lavori di commissione, la prossima settimana, si faccia il punto per capire come procedere nell'esame, specie dopo gli ultimi incidenti. Al momento, non ci sono state votazioni.

Il testo prevede che i dispositivi in grado di sviluppare velocità superiori a 20 km/h debbano essere dotati di regolatore di velocità non superiore a 6 km/h nelle aree pedonali e non oltre 20 km/h in generale. Ne limita l'uso solo a chi ha 18 anni ed indossi un idoneo casco protettivo ed il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Inoltre, la proposta di legge punta a introdurre per i monopattini l'obbligo di procedere su un'unica fila e non essere affiancati, il divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, di condurre animali e di farsi trainare da un altro veicolo e l'obbligo di condurre a mano i monopattini da mezz'ora dopo il tramonto nelle strade urbane con un limite di velocità di 30 chilometri orari (km/h).

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