martedì 31 agosto 2021
L’adolescente ha perso il controllo mentre andava a forte velocità dopo essere uscito da un parco cittadino e ha perso il controllo del mezzo finendo a terra: inutile la corsa all’ospedale
Cade dal monopattino dell’amico e batte la testa: morto a 13 anni

Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Morire a 13 anni cadendo dal monopattino di un amico. È una tragedia assurda, quella che si è consumata ieri poco dopo le 16,15 a Sesto San Giovanni, lungo la ciclopedonale che corre lungo viale Gramsci. F. M. era con un amico all’interno del parco IX Novembre. I due ragazzini erano soli. In un primo tempo pareva ci fosse anche il papà dell’amico ma, in serata, il procuratore di Monza, Claudio Gittardi, ha escluso che al momento dell’incidente fosse presente un maggiorenne.

La vittima ha chiesto di poter provare il monopattino per un giro sulla ciclabile (l’amico dice che non ha neppure domandato il permesso) che costeggia il polmone verde e, una volta a bordo, si è diretto verso l’uscita del parco. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, lo schianto, è avvenuto all’altezza dell’ingresso, dove la pista si snoda tra il marciapiede, a destra, e un cordolo spartitraffico, a sinistra. Il ragazzo era senza casco e forse per provare l’ebbrezza della velocità ha subito lanciato il due ruote elettrico, un modello di grandi dimensioni di cui si dovrà accertare anche l’omologazione. In pochi attimi la tragedia. Forse per una manovra sbagliata, una brusca frenata, F.M. è caduto in avanti impattando violentemente contro il marciapiedi, finendo poi sull’asfalto. Una infermiera che si trovava nel parco, si è resa conto della gravità della situazione e ha chiamato i soccorsi. L’automedica e l’ambulanza giunte sul posto dopo pochi minuti, hanno prestato le prime cure al ragazzo che era in arresto cardiocircolatorio, e con un forte trauma cranico. Intubato e in condizioni disperate è stato trasportato al Niguarda.

Il tredicenne nonostante le cure dei rianimatori, è spirato poco prima delle 18. La polizia locale di Sesto, dopo avere sentito i testimoni ed effettuato i rilievi, sta ricostruendo l’esatta dinamica di questa tragedia. Saranno effettuate anche verifiche sul mezzo a due ruote e se fosse nella disponibilità di poter essere condotto da ragazizni. Secondo la normativa nazionale, per guidare tipi di monopattino come questo, la legge prevede che si debba aver compiuto 14 anni. Le indagini sono coordinate dal Procuratore della Repubblica di Monza Claudio Gittardi.

L’adolescente abitava con la famiglia al quartiere Restellone, poco lontano dal luogo dell’incidente. Don Emanuele Beretta, parroco della parrocchia San Carlo di Sesto, lo ricorda come un ragazzo che sino allo scorso anno ha sempre frequentato l’oratorio e la catechesi, la sua famiglia sempre attenta all’educazione e alla formazione del figlio. In un post il sindaco di Sesto ha espresso il suo dolore per l’accaduto. «Addio Fabio, non si può morire così a 13 anni», ha detto Roberto Di Stefano. «Tutta Sesto – ha aggiunto il primo cittadino – si stringe attorno alla sua famiglia per la terribile tragedia. Una preghiera per questo piccolo angelo». Da parte sua, l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha chiesto che presto venga reso obbligatorio per legge l’uso del casco e che questi mezzi siano dotati di targa e assicurazione.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: