sabato 30 ottobre 2010
L'accertamento dai carabinieri del Ris di Roma ha permesso di trovare sul cadavere della quindicenne di Avetrana un solo Dna, quello della vittima. Nessuna traccia è stata trovata del suo presunto violentatore, lo zio Michele Misseri che si è accusato del delitto e del vilipendio del cadavere.
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Il primo tampone vaginale eseguito sul corpo di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni, di Avetrana, in provincia di Taranto, uccisa il 26 agosto, avrebbe dato esito negativo circa la presenza di Dna estranei alla giovane. La notizia è stata data oggi da diversi giornali e siti di quotidiani.Se confermato dal secondo tampone, l'esame, a cura dei Ris (Reparti investigazioni scientifiche) di Roma, escluderebbe la violanza sessuale e quindi il reato di vilipendio de cadavere che lo zio reo confesso dell'omicidio, Michele Misseri, ha detto di aver perpetrato nelle campagne della cittadina jonica prima di recarsi nel podere dove si trova la cisterna interrata nel quale gettò il cadavere.Lo stesso Misseri, dopo aver chiamato in correità la figlia Sabrina relativamente alla fase dell'omicidio nel garage della loro abitazione di via Deledda, ha preannunciato al suo avvocato di voler ritrattare la seconda parte della confessione, e cioè proprio quella relativa al vilipendio del cadavere.
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