venerdì 17 agosto 2018
La Procura lavora sull'ipotesi del cedimento dei tiranti. Sabato lutto nazionale in occasione dei funerali presieduti da Bagnasco. Toti: nuovo viadotto entro il 2019
Ponte crollato, al via procedura di revoca della concessione. «5 dispersi»
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"Oggi il Governo, tramite la competente Direzione del Ministero delle Infrastrutture, ha formalmente inoltrato a Autostrade per l'Italia la lettera di contestazione che avvia la procedura di caducazione della concessione".

Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una nota. "Il Governo contesta al concessionario che aveva l'obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'autostrada A10, la grave sciagura che è conseguita al crollo del ponte - aggiunge - Il concessionario avrà facoltà di far pervenire le proprie controdeduzioni entro 15 giorni, fermo restando che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l'onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia".

AUTOSTRADE PENSA A UN PIANO DI INTERVENTI

Autostrade per l'Italia, Atlantia ed Edizione Holding pensano di realizzare un piano di interventi per la zona colpita dal ponte Morandi a Genova, per le famiglie delle vittime e per coloro che hanno subito danni alle proprie abitazioni. È quanto emerso, secondo quanto risulta all'ANSA, al termine di una riunione svoltasi a Milano tra i vertici delle tre società.


LA PROCURA VALUTA IL CEDIMENTO DEI TIRANTI

È il cedimento dei tiranti, gli stralli, l'ipotesi più accreditata come causa del crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto martedì scorso, 14 agosto, e che ha provocato la morte di almeno 38 persone, mentre continuano senza sosta le ricerche dei dispersi - ridotti fortunatamente a soli 5 - tra le macerie.

Intanto la procura di Genova ha riferito di aver disposto il sequestro dei due monconi del ponte e di una serie di documenti nelle sedi di Autostrade per l'Italia. L'inchiesta genovese, ancora senza indagati, ipotizza i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

"La rottura di uno strallo è un'ipotesi di lavoro seria. Ci sono testimonianze e video che vanno in questo senso», ha spiegato ai giornalisti Antonio Brencich, professore dell'università di Genova e tra i membri della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture che deve accertare le cause del crollo. "Pioggia ed eccesso di carico sono ipotesi fantasiose". Per la commissione, che ha effettuato nel pomeriggio un sopralluogo nella cosiddetta zona rossa, la tempestività negli accertamenti è fondamentale.

Sul ponte "è stato piazzato un georadar per capire se la struttura si sta muovendo e come", aggiunge Zanut.

Domani, giornata di lutto nazionale, alle 11,30 si terranno i funerali di Stato, alla presenza delle massime cariche dello Stato, anche se diverse famiglie delle vittime hanno deciso tenere i funerali privatamente in segno di protesta contro quella che definiscono negligenza che ha provocato il crollo del ponte.

LA PROCURA AL LAVORO

La Procura di Genova, dunque, indaga per attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo. "Non è stata una fatalità, ma un errore umano", ha sottolineato il Procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che coordina le indagini sul caso con i pm Walter Cotugno e Massimo Terrile. Gli inquirenti genovesi hanno acquisito tutti i video disponibili sul disastro, tra cui quelli delle telecamere puntate sulla galleria dell'aeroporto, per verificare quanti automezzi si trovassero sul viadotto al momento del cedimento e la dinamica di quanto accaduto.

La Procura ha acquisito inoltre gli atti riguardanti la progettazione, la realizzazione e la manutenzione dell'opere.

IL BILANCIO DELLE VITTIME DOPO IL CROLLO DEL PONTE MORANDI

Centinaia di soccorritori, tra cui 1.000 operatori della Protezione Civile e oltre 300 Vigili del Fuoco, stanno lavorando per mettere in sicurezza la zona e trovare eventuali sopravvissuti. Intanto, il numero dei morti accertati è salito a 38, ma c’è ancora un numero imprecisato di dispersi. La Procura di Genova ha stimato che ci siano almeno altri 10-20 dispersi, ma fortunatamente nella serata è arrivata la notizia che sarebbero solo 5.

Gli sfollati sono 634 e appartengono a 311 nuclei familiari. Le persone che abitano nelle case sotto le parti di ponte rimaste in piedi non possono per ora tornare nelle loro abitazioni per motivi di sicurezza: le autorità temono infatti altri crolli. Non è chiaro cosa ne sarà di questi edifici, ma il sindaco di Genova ha parlato di possibili demolizioni.

GENOVA, PONTE MORANDI: ECCO CHI SONO LE VITTIME DEL CROLLO

Sono morte mentre erano in viaggio 38 persone travolte dal crollo del ponte Morandi di Genova, lo snodo fondamentale della circolazione nel capoluogo ligure, sia per chi è diretto in Francia sia per chi, semplicemente, deve raggiungere l'altra parte della città.

Sarà lutto nazionale sabato prossimo, 18 agosto, quando a Genova si celebreranno i funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi. A presiedere le esequie sarà l’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco. I funerali di Stato si svolgono alle 11 alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel. Insieme ai componenti del governo ci saranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Tra le
38 vittime accertate c'è una famiglia originaria di Campomorone, in provincia di Genova: Ersilia e Roberto e il figlio Samuele, di 8 anni. Erano partiti per le ferie e li aspettava un traghetto per la Sardegna: tra le lamiere sono stati ritrovati il loro ombrellone e il pallone del bimbo. Il bimbo è stato fra i primi a essere ritrovato.

Nel crollo del viadotto è stata distrutta anche un’altra famiglia, originaria di Pinerolo: Andrea Vittone, 49 anni, la compagna Claudia Possetti, 48 anni, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, figli della donna. Anche loro stavano andando in vacanza per Ferragosto.

La città di Torre del Greco, in Campania, si stringe attorno alle famiglie dei quattro ragazzi morti mentre si dirigevano a Barcellona per passare le vacanze insieme. Su Facebook i tanti messaggi in ricordo di Matteo Bentornati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione. L’auto che doveva condurli verso la vacanza è precipitata nel vuoto, e per loro non c’è stato scampo. I funerali dei quattro giovani saranno celebrati venerdì alle 17.30 nella basilica di Santa Croce a Torre del Greco.

Per rispetto del dolore cittadino, infine, la Lega di Serie A ha deciso di rinviare le partite delle due squadre genovesi - Sampdoria-Fiorentina e Milan Genoa - in programma domenica nella prima giornata di campionato.

Tra le vittime anche due dipendenti della municipalizzata per l'ambiente, l'Amiu, che erano al lavoro proprio sotto il viadotto crollato.
Stavano rientrando in Italia dalla Francia anche due autotrasportatori romeni.
Tra le vittime anche una 24enne di Arezzo, che stava tornando dalle vacanze con il fidanzato dominicano.
Si sarebbero dovuti sposare a breve, invece, la 29enne Marta, un'infermiera di Sant'Agata di Militello, e il 32enne Alberto, originario di Firenze, anestesista all’ospedale Cisanello di Pisa.

Al momento tra i nomi delle vittime compaiono anche quelli di quattro turisti francesi, come confermato anche da Parigi.

Tra le vittime accertate anche Francesco Bello, 41 anni, Mirko Vicini, 31 anni, Bruno Casagrande, 35 anni, Andrea Cerulli, 48 anni (tifoso del Genoa, conosciuto da tutti nell’ambiente del tifo rossoblu), Sadro Campora, 53 anni, Giorgio Donaggio, savonese di Andora, aveva 57 anni ed aveva un cantiere nautico in riviera, Alessandro Robotti, 50 anni di Arquata Scrivia, Alessandria, Angela Zerilli, 58 anni di Milano.

Confermato il decesso anche di Marjus Djerri, Edy Bokrina, Juan Carlos Pastenes, di 64 anni, Erazzo Trujillio Carlo, di 27 anni, Ruben Figuerosa Carrasco, 68 anni e dell'autotrasportatore napoletano Gennaro Sarnataro.



CHE COSA HA DECISO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI STRAORDINARIO SU GENOVA

Al termine del Consiglio dei ministri straordinario tenuto il 15 agosto a Genova, il premier Giuseppe Conte ha annunciato in una breve conferenza stampa le misure decise dal governo.

Il governo ha decretato lo stato di emergenza per 12 mesi e ha stanziato 5 milioni di euro per i primi interventi; Conte ha detto che verranno poi stanziati altri fondi.
Sarà organizzata una giornata di lutto nazionale, sabato 18 agosto..
Verrà adottato in via straordinaria un piano di monitoraggio di tutte le infrastrutture italiane. Probabilmente verrà anche nominato un commissario straordinario che si occuperà dell’emergenza a Genova.
Sono stati messi a punto percorsi viari alternativi, studiati in collaborazione con il governatore Toti.

Conte ha confermato l’intenzione del governo di ritirare la concessione ad Autostrade per l’Italia, la società controllata dalla famiglia Benetton responsabile per il tratto di strada su cui si trovava il ponte crollato. Ha aggiunto che nell'assegnazione delle prossime concessioni, il governo adotterà criteri molto più rigidi di quelli adottati finora.

Su questo punto però il governo sembra non aver trovato una linea comune: il vicepremier Matteo Salvini a Genova infatti ha invitato la società Autostrade per l'Italia a "fare un bagno di umiltà" e mettere mano al portafoglio per aiutare le famiglie coinvolte, per una cifra indicata in 500 milioni di euro. "Faccio un appello - ha aggiunto - bisogna dare un messaggio immediato, concreto e tangibile alle famiglie: mettano mano al cuore e al portafoglio, poi parleremo di concessioni". E anche il M5S, con un post sul blog delle Stelle, corregge la linea dura dell'esecutivo: "Bene ha fatto il ministro delle Infrastrutture a evocare, qualora ce ne siano le condizioni, anche il ricorso alla revoca della concessione" recita, infatti, il post. Quel "qualora ce ne siano le condizioni" è ben diverso dalla revoca a prescindere.

TOTI: ENTRO IL 2019 UN NUOVO VIADOTTO

Entro il 2019 i genovesi avranno un nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera al posto del ponte autostradale Morandi crollato. È l'obiettivo indicato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi. "Chi pagherà il nuovo ponte sarà Società Autostrade, chi lo costruirà lo valuteremo", dichiara Rixi. "Il ponte va ricostruito il prima possibile, Società Autostrade ha parlato di cinque mesi, credo che entro un anno sia possibile", stima Toti.

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