
Carlo Casini
Giungono alla rete degli Amici di Carlo Casini sempre nuove testimonianze spontanee di chi ha avuto modo, per i più disparati motivi, di avere a che fare con l'iniziatore dell'esperienza dei Centri di aiuto alla Vita, 50 anni fa a Firenze, e del Movimento per la Vita: una figura che, come documentano le decine di voci già annotate da oltre un anno sulla sezione MpV di Avvenire.it/Vita, oggi appare ancor più grande per il pensiero, l'azione, la fede, la testimonianza laicale, l'amore per la famiglia, la Chiesa, le mamme, la vita nascente. Ecco i nuovi interventi giunti ad Anna e Alberto Friso.
Ho avuto la fortuna, all’inizio di questo millennio, di essere alunno di Carlo Casini in un corso di diritto internazionale che lui allora teneva presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Ho potuto così scoprire due tratti essenziali della sua persona che credo che questa sera valga la pena di ricordare. Innanzitutto, il suo profondo senso morale e religioso. Non c'erano dubbi, Carlo era e sin presentava come un cattolico convinto. E questo traspariva, traspariva dalle sue parole, traspariva dalle sue testimonianze, dalla grandissima esperienza che derivava dal suo impegno sociale e dal suo impegno politico; traspariva dal fatto di portare la vita all'interno di materie che diversamente potevano sembrare – almeno per uno come me – delle materie aride. Carlo tuttavia sapeva coinvolgere, interessare. È stato veramente illuminante seguire le sue lezioni, impregnate di profezia e lungimiranza, così come illuminanti sono state la sua determinazione e la sua coerenza nel guardare alla persona nella sua totalità. Eravamo una classe molto piccola e lui era un personaggio importante. Eppure, Carlo per i suoi studenti arrivava sempre, anche da lontano, nonostante i mille impegni. Qualche volta arrivava in ritardo, ma arrivava sempre. Era determinato e coerente, a partire dalle piccole cose fino alle grandi battaglie politiche che ha saputo condurre. La sua grande attenzione alle persone l'ho ancora scoperta ancora di più quando è arrivato il giorno di sostenere con lui l'esame. Probabilmente avevo saltato una lezione e alla terza domanda feci letteralmente scena muta. Togliendomi da qualsiasi imbarazzo mi disse, «Tu cosa fai nella vita?»; «Sono un sacerdote – risposi - sono formatore in un seminario di cui sono vicedirettore». E lui: «beh, certo che quello che fai tu è molto più importante di quello che faccio io». Ecco la statura umana di Carlo Casini. Ecco quel “principio di umanità” che permea il quotidiano, la relazione con l’altro. Carlo non ha fatto di me un raffinato giurista, ma ha fatto molto di più: mi ha insegnato come amare, rispettare e difendere la vita in tutto il mondo. Carlo Casini ha reso un grande servizio alla Chiesa e continuerà a renderlo. La sua testimonianza, infatti, è di quelle che restano sempre vive perché radicate nel “Lieto annuncio”, come ha scritto San Giovani Paolo II nell’Evangelium Vitae, di cui è stato ricordato il trentesimo anno: «Il Vangelo dell'amore di Dio per l'uomo, il Vangelo della dignità della persona e il Vangelo della vita sono un unico e indivisibile Vangelo». Ecco, Carlo casini di questo è autentico testimone. (Don Paolo Bonini)
Ho conosciuto Carlo Casini qui, nella casa-famiglia Rabiti di San Bavello vicino Dicomano in provincia di Firenze dove egli veniva per riunire il movimento per la vita della zona. Ricordo che celebrai la Messa e poi ci trattenemmo per un incontro. L’onorevole si avvicinò dopo la Messa esprimendomi il desiderio di venire a trovarmi, mi espresse la sua comprensione riguardo ai problemi della Chiesa a cui avevo fatto riferimento nell’omelia. Fui piacevolmente sorpreso nel constatare che in lui c’era davvero l’amore per la Chiesa, espresso in un modo profondo e sofferto. Nel proseguo dell’incontro lo vidi sempre accanto alla moglie e in mezzo alle persone, molte delle quali molto semplici, in modo umile e paterno. Di Carlo Casini ricordo anche di averlo ascoltato su Radio Maria nella trasmissione “Cristiani per l’Europa” e di aver apprezzato quel suo entusiasmo per un’Europa che potesse tornare a essere veramente cristiana, un entusiasmo non buonista ma fondato sulla fede nel Signore e sulla certezza della solidità degli insegnamenti cristiani. Quello che Carlo Casini ha fatto per difendere la vita e la famiglia è stato in ubbidienza ad un piano di Dio. Chiediamo alla Madonna di entrare virilmente nella lotta culturale e spirituale che Carlo ha sostenuto, senza cercare poltrone o ammiratori, senza fermarci davanti alle incomprensioni. (Don Filippo Landini)
Sono stata vicina, per motivi di lavoro, a Carlo Casini e ho potuto toccare con mano, l'esemplarità del suo agire come persona, come politico e come cattolico. La coerenza tra il dire e il fare è stato ciò che più mi ha colpito in lui perché, per esperienza diretta in politica, avevo potuto verificare questa differenza di comportamento in altri politici ugualmente cattolici. Inoltre era incredibile constatare quanto praticasse la carità evangelica e fosse sempre disponibile all'ascolto attento e vero verso i problemi delle persone più povere e bisognose. Sempre accogliente con tutti e col suo sorriso, tipico della persona buona e serena, anche quando era molto occupato per lavoro. Per me la sua santità è sempre stato un aspetto evidente, al di là che trovo giusto che gli venga riconosciuta formalmente anche dalla Chiesa a cui era fedele. (Lavinia B.)
Stando accanto a Carlo Casini ho letto davvero una pagina di Vangelo. Ho in mente tutti i momenti vicino a lui e alla moglie. A dire la verità, lo sento più vicino adesso rispetto a prima per la vicinanza che lui ha con il Signore. (Mariella C.)