giovedì 17 dicembre 2015
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"Oggi abbiamo riaffermato il no deciso dell'Europa alla pratica di utero in affitto" votando per la condanna della pratica della surrogazione "perché compromette la dignità umana della donna dal momento che il suo corpo e le sue funzione riproduttive sono usati come merce". Lo ha detto l'europarlamentare Pd Silvia Costa, presidente della commissione cultura del Parlamento Europeo, sottolineando che con il voto favorevole all'emendamento sulla maternità surrogata all'interno del Rapporto annuale sui diritti umani nel mondo è stata così "tutelata la donna e la sua dignità". “Si tratta di una vittoria fondamentale della grande mobilitazione popolare che ha attraversato l’Europa negli ultimi due anni, rappresentata in Italia dall’imponente manifestazione del 20 giugno a Roma contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili e la stepchild-adoption, che legittima di fatto l’utero in affitto praticato all’estero dalle coppie omosessuali”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese – portavoce dell’associazione pro-family Generazione Famiglia, tra le promotrici dell’ultimo Family Day – commentando il voto con cui il Parlamento europeo, all’interno della risoluzione annuale sul rispetto dei diritti umani, “condanna la pratica della maternità surrogata”. “Il voto con cui il Parlamento europeo sancisce la condanna dell’utero in affitto rimarca con forza l’importanza di non cedere alle lusinghe della dittatura dei desideri che, in nome di presunti diritti dei più forti, rendono l’essere umano merce e tolgono dignità ai più deboli”, ha commentato Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. “In attesa di strumenti legali chiari per contrastare efficacemente questa pratica, non possiamo che essere soddisfatti di questa autorevole ed esplicita condanna della maternità surrogata vista per quello che è: strumento di prevaricazione e sfruttamento. È evidente che gli appelli internazionali lanciati da più parti stanno finalmente trovando ascolto in sedi istituzionali”.
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