Al via domani l'Incontro dei giovani di Taizé. Leone XIV: «Siate artigiani di riconciliazione»

di Agnese Palmucci, Roma
In occasione del 48° Incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé, che si terrà dal 28 dicembre all'1 gennaio a Parigi, in un messaggio il Papa ha invitato i partecipanti a «diventare pellegrini di fiducia» in giorni segnati «da tante prove per la nostra famiglia umana».
December 27, 2025
Al via domani l'Incontro dei giovani di Taizé. Leone XIV: «Siate artigiani di riconciliazione»
L’adorazione della croce in stile di Taizè (Archivio)
Esortati a «diventare pellegrini di fiducia, artigiani di pace e di riconciliazione», capaci di portare nel mondo «una speranza umile e gioiosa». Questo il desiderio espresso da papa Leone XIV nel messaggio di saluto, a firma del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, inviato ai quindicimila giovani provenienti da ogni parte d'Europa, tra i 18 e i 35 anni, che da domani all'1 gennaio 2026 si ritroveranno a Parigi per il 48° Incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé. «Il vostro raduno costituisce una nuova tappa del "Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra" che Frère Roger avviò quasi mezzo secolo fa, proprio in questa stessa città», ha ricordato il Pontefice.
Zaino in spalla, i partecipanti stanno arrivando in queste ore nella diocesi dell'Ile-de-France, per vivere, come ogni anno, cinque giorni di preghiera ecumenica, condivisione, accoglienza e amicizia, scegliendo di vivere un Capodanno all'insegna della faternità e della spiritualità. Il Papa ha anche sottolineato il valore aggiunto di tornare nella capitale francese, che ha già ospitato l'Incontro altre cinque volte dal 1978, una «città segnata da un ricco patrimonio religioso», plasmato «dalla luminosa testimonianza di tante figure di santità che hanno saputo, ciascuna a suo modo, rispondere con audacia alla chiamata di Cristo». 
Nel messaggio Leone XIV ha ripreso il tema della Lettera scritta quest’anno dal priore di Taizé, Frère Matthew, "Che cosa cerchi?", e ha invitato i giovani «a non temere questa interrogazione», ma «a portarla nella preghiera e nel silenzio», con la convinzione che Cristo «si lascia trovare da coloro che lo cercano con cuore sincero». Un atteggiamento, quello tipico della spiritualità di Taizé, che non lascia mai fuori dalla preghiera le situazioni difficili che l'umanità si trova a vivere in Europa e nel contesto globale. Saranno molti, infatti, i giovani ucraini che raggiungeranno Parigi per l'Incontro europeo. «In questo fine d’anno segnato da tante prove per la nostra famiglia umana, - ha proseguito Prevost - l’ospitalità generosa che ricevete a Parigi da parte di credenti di ogni provenienza e di persone di buona volontà è un messaggio forte rivolto al mondo». La seconda esortazione, poi, è a vivere «i momenti di preghiera e di condivisione» con il desiderio di approfondire la fede, «discernendo sempre più come vivere il Vangelo nelle realtà concrete della vostra vita». 
L'Incontro di Parigi si inserisce in un «momento ecclesiale particolare», ha sottolineato ancora il Papa, «segnato dalla conclusione di un anno giubilare e dalle commemorazioni del 1700º anniversario del Concilio di Nicea», mentre l'appuntamento dello scorso anno a Tallin, in Estonia, aveva accompagnato i primissimi giorni del Giubileo. Nel messaggio il Vescovo di Roma ha citato l’incontro ecumenico di preghiera a Iznik, avvenuto lo scorso 28 novembre, durante il suo primo viaggio apostolico. «La riconciliazione è oggi un appello che proviene da tutta l’umanità afflitta dai conflitti e dalle violenze. - aveva detto il Papa in quell'occasione - Il desiderio di una piena comunione tra tutti i credenti in Gesù Cristo si accompagna sempre alla ricerca della fraternità tra tutti gli esseri umani». 
Sono oltre 750 i giovani volontari giunti da tutta Europa per collaborare con la Comunità nei giorni dell'evento e migliaia le famiglie della provincia di Parigi che stanno aprendo le porte delle loro case per ospitare i partecipanti all'Incontro europeo, come da tradizione. Nel programma sono previsti momenti di preghiera, incontri e laboratori su temi di attualità, dalla fede alla solidarietà, dall'ecologia alla giustizia, dall'arte alla cultura. Sempre con al centro la pace fra i popoli.

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