Presepe “dei nastri” in Vaticano, il Movimento per la Vita: «C’è la dignità infinita di ogni neonato»
di Redazione
La Natività artistica allestita in Aula Paolo VI (“Nacimiento Gaudium”) evoca con i suoi 28mila nastri altrettanti bambini salvati dall’aborto. Il fronte sul quale è impegnato il Mpv italiano, che esprime «gratitudine»

«Profonda gratitudine e vivo apprezzamento»: il presepe allestito in Vaticano, in Aula Paolo VI, e inaugurato lunedì dal Papa con parole molto significative sulla vita nascente, ha commosso il Movimento per la Vita che in un comunicato parla dell’opera creata dall’artista del Cista Rica Paula Saenza Soto (la Sacra Famiglia con la Madonna incinta e ormai prossima al parto, su un “pavimento” di 28mila nastri a evocare altrettanti bambini nati e non abortiti) parla di «segno eloquente e universale del valore della vita umana, fin dal concepimento».
«In un tempo segnato da conflitti, smarrimento culturale e da una crescente difficoltà nel riconoscere la dignità di ogni persona – si legge ancora nella nota – il presepe torna a parlare con la forza silenziosa della verità: Dio si fa uomo nella fragilità di un bambino, richiamando l’umanità intera alla responsabilità verso i più piccoli e indifesi». Il Mpv trova «particolarmente significativo proprio il richiamo al bambino nel grembo della mamma, che il presepe rende visibile nella sua essenziale vulnerabilità e nella sua pienezza di umanità: la sua dignità è infinita, uguale cioè a quella di ogni essere umano nato. Tutti esseri umani, dunque tutte persone». Quello che traspare nel presepe vaticano è «un messaggio che interpella le coscienze e ricorda che ogni vita umana è un dono, mai un problema, mai un diritto da negare».

Le parole del Papa inaugurando la “Natività dei nastri” richiamano con «chiarezza e coraggio» l’«attenzione della Chiesa e del mondo sul rispetto dovuto a ogni essere umano fin dal concepimento».
Ma cosa aveva detto Leone XIV? «La rappresentazione della Natività, che rimarrà in quest’Aula per tutto il periodo natalizio, proviene dal Costa Rica e si intitola “Nacimiento Gaudium”. Ognuno dei ventottomila nastri colorati che decorano la scena rappresenta una vita preservata dall’aborto grazie alla preghiera e al sostegno fornito da organizzazioni cattoliche a molte madri in difficoltà. Ringrazio l’artista costaricana che ha voluto, insieme al messaggio di pace del Natale, lanciare anche un appello affinché venga protetta la vita fin dal concepimento».
Il Movimento per la Vita italiano parla di «segni» e «parole straordinariamente importanti», gli uni e le altre «incoraggiamento prezioso per quanti, anche nei Centri di Aiuto alla Vita, ogni giorno, operano a fianco delle madri in difficoltà, delle famiglie e dei bambini non ancora nati, promuovendo una cultura dell’accoglienza, della solidarietà e della speranza. Inoltre, esse sollecitano un impegno serio e determinato a sviluppare concretamente e coerentemente la Dottrina Sociale della Chiesa chiamata ad affrontare le grandi sfide antropologiche che caratterizzano il nostro tempo».
Nelle vite accolte e “strappate” agli aborti evocate dai nastri in Vaticano il Movimento per la Vita italiano scorge con emozione ciò che «da cinquant’anni testimonia, con opere concrete e con il dialogo»: cioè che «difendere la vita nascente significa costruire una società più giusta, più umana e autenticamente aperta al futuro».
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