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Si è sporta dal balcone al terzo piano di una palazzina per lanciarsi nel vuoto ma è stata salvata in extremis da due poliziotte. È accaduto ieri a Roma. Ancora non si conoscono le ragioni per cui la bambina, 10 anni, ha cercato di buttarsi giù (forse per un forte disagio interiore e la sensazione di non essere amata) ma quello che è accaduto lo hanno raccontato le due agenti, tra cui il commissario capo Maurizia Quattrone: attirate da un capannello di persone che dalla strada guardavano verso l'alto e dalle urla di una signora sono salite nell'appartamento, le poliziotte hanno afferrato la piccola ai fianchi stringendola a loro.

Sempre ieri, nella capitale, anche un carabiniere fuori servizio è stato protagonista del salvataggio di un aspirante suicida: navigava sul fiume a bordo di una canoa quando ha visto la scena e non ha esitato ad avvicinarsi a una donna di 52 anni che stava per lanciarsi nel Tevere all'altezza di Ponte Nenni. L'ha portata a riva e poi ha chiamato i soccorsi. Quindici anni prima lo stesso militare dell'Arma aveva già salvato una donna che aveva tentato il suicidio. «Non mi sento un eroe, ho fatto solo il mio dovere» ha commentato. Nello stesso giorno della sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito, due persone sono state sottratte alla morte. Segno che l'istinto a preservare la vita è più forte di ogni altra cosa.