lunedì 4 maggio 2020
Francesco ha esortato a "garantire l'accesso universale alle tecnologie essenziali che permettano a ogni persona contagiata, in ogni parte del mondo, di ricevere le necessarie cure sanitarie"
Il Papa: tutti insieme per trovare vaccini e cure
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Un pensiero a chi lotta contro il coronavirus, ma anche per l'impegno concreto a sconfiggerlo, perché nessuno venga escluso dalle terapie. Papa Francesco è tornato domenica, alla recita del Regina Caeli, a esprimere ancora una volta la sua vicinanza agli ammalati, a quanti si dedicano alla loro cura, "a tutti coloro che, in qualsiasi modo, stanno soffrendo per la pandemia". Allo stesso tempo, ha appoggiato e incoraggiato "la collaborazione internazionale che si sta attivando con varie iniziative, per rispondere in modo adeguato ed efficace alla grave crisi che stiamo vivendo. È importante, infatti, mettere insieme le capacità scientifiche, in modo trasparente e disinteressato, per trovare vaccini e trattamenti e garantire l'accesso universale alle tecnologie essenziali che permettano a ogni persona contagiata, in ogni parte del mondo, di ricevere le necessarie cure sanitarie".

In questo periodo caratterizzato da tanti pensieri e preoccupazioni che "ci portano a rientrare in noi stessi" e all'egoismo il Papa, nella domenica del Buon Pastore, ha ricordato come esempi i tanti preti che hanno perso la vita in questa pandemia, più di 100 in Italia. E poi gli "altri pastori che curano il bene della gente", i medici: 154 quelli morti in atto di servizio.

Il Papa anche ricordato che maggio è il mese della devozione mariana, ma quest'anno a causa dell'emergenza Covid-19 non ci saranno i consueti pellegrinaggi ai santuari bensì "ci rechiamo spiritualmente in questi luoghi di fede e di devozione".

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