venerdì 5 dicembre 2014
Non è sufficiente ribadire l’importanza della famiglia e affermare i suoi diritti: occorre considerare concretamente come possono articolarsi i compiti della famiglia e quelli della società.
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER L’INCONTRO DI APERTURA DELLA III EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA FAMIGLIA A RIVA DEL GARDA Cari fratelli e sorelle, in occasione del Festival della famiglia, in programma a Riva del Garda, sul tema “L’ecosistema vita e lavoro. Occupazione femminile e natalità, benessere e crescita economica”, desidero salutare ed esprimere il mio apprezzamento agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti per l’impegno in favore della famiglia. Come cittadini, come cristiani, come famiglie e associazioni familiari, provenienti da professioni e ambienti diversi, in questi giorni voi mettete in comune esperienze, preoccupazioni e progetti. Vi auguro un proficuo incontro! Il tema affrontato, che riprende e completa una serie di riflessioni che avete già iniziato su altri aspetti nelle scorse edizioni, è molto importante. Voi vi proponete di offrire spunti di riflessione e piste operative affinché la famiglia sia sempre più protagonista nel contesto sociale, culturale e politico del Paese. In effetti, voi siete ben consapevoli della posizione insostituibile e fondamentale che la famiglia occupa, sia nella società civile sia nella comunità ecclesiale. Il futuro dell’umanità passa attraverso la famiglia, e pertanto bisogna permetterle di giocare il ruolo che le compete. Ma non è sufficiente ribadire l’importanza della famiglia e affermare i suoi diritti: occorre considerare concretamente come possono articolarsi i compiti della famiglia e quelli della società, in particolare, per quanto riguarda i rapporti tra vita professionale e vita familiare. La famiglia ha una missione che le è propria, al servizio dei suoi membri, del proprio sviluppo, della vita; ha dei diritti e dunque ha bisogno di sostegni e garanzie per poterli esercitare. D’altra parte, la famiglia ha anche dei doveri verso la società, deve cioè offrire la sua collaborazione al servizio della comunità. E’ questo un ambito privilegiato in cui praticare armonicamente la solidarietà e la sussidiarietà, vale a dire una sinergia tra pubblico e privato, tra imprese e famiglie. Proprio per l’impegno e la responsabilità che richiedono la messa al mondo e l’educazione dei figli, le famiglie necessitano di un aiuto appropriato da parte delle agenzie pubbliche e delle aziende, in un’ottica di mutua collaborazione. Il preoccupante andamento demografico richiede, da parte di tutti i soggetti interessati, una straordinaria e coraggiosa strategia in favore delle famiglie. Da qui può iniziare anche un rilancio economico per il Paese. E in questa prospettiva va riconsiderato e risolto anche il dramma della disoccupazione soprattutto giovanile. La mancanza di lavoro avvilisce la persona, che si sente inutile ai suoi stessi occhi, e impoverisce la società, che viene privata dell’apporto di forze valide e volenterose. Penso all’elaborazione delle politiche familiari, a tutto ciò che concerne lo statuto giuridico e sociale delle famiglie in generale e l’aiuto che dev’essere offerto a quelle che sono svantaggiate sul piano materiale e morale. In particolare, occorre porre attenzione all’occupazione femminile. Molte donne avvertono il bisogno di essere meglio riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che esse svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale, nelle loro aspirazioni in seno alla famiglia e alla società. Alcune di loro sono affaticate e quasi schiacciate dalla mole degli impegni e dei compiti, senza trovare sufficiente comprensione e aiuto. Bisogna fare in modo che la donna non sia, per esigenze economiche, costretta a un lavoro troppo duro e a un orario troppo pesante, che si aggiungono a tutte le sue responsabilità di conduttrice della casa e di educatrice dei figli. Ma soprattutto bisogna considerare che gli impegni della donna, a tutti i livelli della vita familiare, costituiscono anche un contributo impareggiabile alla vita e all’avvenire della società. Cari amici, auspico che il Festival della Famiglia porti i frutti sperati e, mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera, volentieri invio la Benedizione Apostolica, a sostegno di ogni proposito e progetto di bene in favore dell’istituto familiare, che è sempre stato e rimane la cellula vitale della società. Dal Vaticano, 2 dicembre 2014 Francesco
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