sabato 6 maggio 2017
Oggi il giuramento in Vaticano di 40 nuove reclute nel cortile di San Damaso. L'evento si svolge ogni anno nell’anniversario del sacco di Roma, compiuto il 6 maggio del 1527 dai lanzichenecchi,
Un'esercitazione in Vaticano delle Guardie Svizzere

Un'esercitazione in Vaticano delle Guardie Svizzere

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L'indomita difesa del Papa e della Sede Apostolica

Oggi pomeriggio nel cortile di San Damaso in Vaticano hanno prestato il giuramento quaranta nuove Guardie Svizzere. In mattinata Papa Francesco aveva ricevuto le Guardie Svizzere Pontificie in occasione della loro festa e del giuramento. È stato il comandante Christoph Graf a presentare al Papa le quaranta nuove guardie alla presenza dell’assessore della Segreteria di Stato monsignor Paolo Borgia.


Il giuramento delle Guardie Svizzere si svolge ogni anno nell’anniversario del sacco di Roma, compiuto il 6 maggio del 1527 dai lanzichenecchi, i mercenari tedeschi inviati dall'Imperatore Carlo V d'Asburgo. Quel giorno di 490 anni fa, «le Guardie Svizzere – ha ricordato Francesco - si distinsero in una coraggiosa e indomita difesa del Papa, fino al sacrificio della vita». In 147 furono uccisi:«Oggi non siete chiamati a questo eroica offerta della vita fisica, ma ad un altro sacrificio non meno arduo: a servire cioè la potenza della fede. Essa è una valida barriera per resistere alle varie forze e potenze di questa terra e soprattutto a colui che è «il principe di questo mondo», il «padre della menzogna», che «va in giro come un leone cercando chi divorare», secondo quanto diceva l’Apostolo Pietro (1 Pt 5,8)».

Un momento della cerimonia di ieri in Vaticano

Un momento della cerimonia di ieri in Vaticano - ANSA


Francesco: i pellegrini scoprano in voi un modello di testimonianza cristiana

Francesco ha esortato le Guardie Svizzere ad essere forti e coraggiosi, ma anche gentili, accoglienti e pazienti nel servizio svolto in Vaticano:«I pellegrini e i turisti che hanno la possibilità di incontrarvi rimangono edificati scoprendo in voi, insieme con le caratteristiche compostezza, precisione e serietà professionale, anche generosa testimonianza cristiana e santità di vita. Sia questa la vostra prima preoccupazione». Infine, il Pontefice ha colto l’occasione per rinnovare all’intero Corpo della Guardia Svizzera la sua riconoscenza «per la diligenza e la sollecitudine con cui svolge la propria preziosa attività al servizio del Papa e dello Stato della Città del Vaticano».
La Guardia Svizzera Pontificia è al servizio dei Papi dal 22 gennaio 1506. Il suo motto è “Acriter et fideliter” (Con coraggio e fedeltà). I suoi patroni sono San Martino di Tours, San Sebastiano e San Nicola di Flüe, del quale – ha ricordato il Papa – ricorre quest’anno il sesto centenario della nascita.

Un momento del giuramento di ieri in Vaticano

Un momento del giuramento di ieri in Vaticano - ANSA


Le celebrazioni per le nuove reclute del 5 e 6 maggio

Le celebrazioni in occasione del giuramento sono iniziate, nel pomeriggio di venerdì 5 maggio, con i vespri nella chiesa di Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico, il conferimento delle onorificenze e la deposizione della corona in onore dei caduti del 6 maggio 1527, nella piazza dei Protomartiri romani. In questa occasione il comandante ha auspicato che i cristiani alzino sempre coraggiosamente la voce contro le ingiustizie, seguendo l’esempio del Papa. Nelle sue parole il ricordo delle tante vittime di guerre e carestie in Medio oriente e Africa, ma anche il dramma dei rifugiati, che è sotto gli occhi di tutti, e le questioni etiche cruciali come eutanasia e aborto. Sta ai cristiani, e certamente anche alle guardie svizzere con il loro servizio, dare una testimonianza di fede e amore davanti al mondo. Le autorità svizzere sono rappresentate dalla presidente della Confederazione, Doris Leuthard, dal presidente del Consiglio degli Stati, Ivo Bischofberger, e dall’ambasciatore presso la Santa Sede, Pierre-Yves Fux. Il governo cantonale di Obvaldo — ospite di quest’anno per ricordare i seicento anni della nascita di san Nicola della Flüe — è rappresentato dal presidente Franz Enderli, mentre a nome dell’esercito svizzero c’è Jean-Paul Theler. Con il cappellano, è presente anche il presidente della Conferenza episcopale elvetica , il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo il domenicano Charles Morerod.

Il video presenta la vita e le esercitazioni delle Guardie Svizzere:


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