lunedì 17 aprile 2017
“Il senso della vita è dato dalla fede in Cristo risorto”. Così in sintesi il Papa nella Santa Messa di Pasqua
Gesù mistero della pietra scartata fondamento della nostra esistenza
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“Il senso della vita è dato dalla fede in Cristo risorto”. Così in sintesi il Papa nella Santa Messa di Pasqua presieduta in Piazza San Pietro davanti a migliaia di fedeli arrivati sin dalle prime ore dell’alba. Francesco ha sottolineato che la Risurrezione di Gesù “è il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza”. Massimiliano Menichetti:
“Oggi la Chiesa ripete, canta, grida: Gesù è risorto!”. Francesco parte dalla gioia della luce e subito contrappone il “cuore chiuso dalla tristezza” della prima ora di Pietro, Giovanni e le donne che andarono al “Sepolcro” che era vuoto, con l’annuncio dell’Angelo che dice: “Non c’è qui, è risorto”.


Condividendo una conversazione telefonica, avuta ieri, con un ragazzo gravemente malato, Francesco, ha mostrato la morte in Croce di Cristo, via di fede per comprendere “disgrazie”, “malattie”, “guerre”, “distruzioni”, “odio”. La Chiesa continua a dire: “Fermati, Gesù è risorto”.

Questa “non è una fantasia - ha ribadito il Papa - la Risurrezione di Cristo non è una festa con tanti fiori”, anche se bello, “è di più”: è “il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza”.
“In questa cultura dello scarto - ha proseguito - dove quello che non serve prende la strada dell’usa e getta”, quella pietra scartata “è fonte di vita”.

“E noi, anche noi, sassolini per terra, in questa terra di dolore, di tragedie, con la fede nel Cristo Risorto abbiamo un senso, in mezzo a tanta calamità. Il senso di guardare oltre, il senso di dire: "Guarda non c’è un muro; c’è un orizzonte, c’è la vita, c’è la gioia, c’è la croce con questa ambivalenza. Guarda avanti, non chiuderti. Tu sassolino, hai un senso nella vita perché sei un sassolino presso quel sasso, quella pietra che la malvagità del peccato ha scartato”.

Francesco ha dunque guardato all’umanità come “sassolini” frammenti della pietra viva che è Cristo e ha esortato a mettersi alla presenza di Dio con tutte le paure, le domande, le incertezze i “problemi quotidiani” o “tragedie umane”, dicendo: “Non so come va questo ma sono sicuro che Cristo è risorto e io ho scommesso su questo”. “Tornate a casa oggi - ha concluso - ripetendo nel vostro cuore: Cristo è risorto”.

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