Una riunione del Consiglio di cardinali, alla presenza del Papa
Una nomina singolare e significativa. Una scelta che testimonia l’importanza che il Papa attribuisce al “C9” il Consiglio di cardinali che ha istituito cinque anni fa per essere aiutato nel governo della Chiesa e nella riforma della Curia Romana. Un organismo che ora avrà un segretario aggiunto (che cioè si affianca al vescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro), chiamato ad occuparsene a tempo pieno. È questo infatti il senso della nomina di monsignor Marco Mellino finora vicario generale della diocesi di Alba e membro del Pontificio Consiglio per i testi legislativi.
Classe 1966, era vicario generale ad Alba
Il neo segretario aggiunto del Consiglio di cardinali è nato a Canale, in provincia di Cuneo il 3 agosto 1966. Entrato nel Seminario diocesano di Alba nel 1978, ha frequentato i corsi teologici presso lo Studio Teologico Interdiocesano a Fossano ottenendo il baccalaureato in Teologia. Ordinato sacerdote per la diocesi di Alba nel 1991, dopo alcuni anni di servizio pastorale, nel 1997 si è trasferito a Roma per completare gli studi superiori presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito la licenza e il dottorato in Diritto canonico. Rientrato nella propria diocesi, Mellino è stato nominato giudice istruttore presso il Tribunale ecclesiastico regionale pedemontano, con sede a Torino, e parroco dell'Immacolata Concezione in località Piana Biglini. Ha insegnato Diritto canonico presso lo Studio Teologico Interdiocesano a Fossano.
Dal 2009 collabora come giudice esterno presso il Tribunale di appello del vicariato di Roma. Nello stesso anno è stato nominato cappellano di sua santità. Ha prestato servizio presso la sezione per gli Affari generali della Segreteria di Stato dal 1° settembre 2006 al 30 giugno 2018, quando ha fatto ritorno in diocesi ed è stato nominato vicario generale.
Insieme alla nomina monsignor Mellino è stato elevato alla dignità episcopale e gli è stata assegnata la sede titolare di Cresima.