martedì 2 maggio 2017
In 70mila sono stati ricevuti in udienza domenica da Francesco in occasione della festa per i 150 anni di Ac
Cappelli gialli, a ricordare il giallo e bianco della bandiera vaticana, per un gruppi di membri Ac in piazza San Pietro (Siciliani)

Cappelli gialli, a ricordare il giallo e bianco della bandiera vaticana, per un gruppi di membri Ac in piazza San Pietro (Siciliani)

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Una domenica di grande festa in piazza San Pietro. È stata quella dei 70mila dell'Azione Cattolica ricevuti in udienza da papa Francesco per i 150 anni dell'associazione. Un anniversario da celebrare, certo, ha ricordato il Papa, ma evitando il rischio della compiacenza e dell'autocelebrazione. Perché la missione del discepolo di Cristo è qui e ora, nel mondo e in particolare nelle periferie. Una missione che si concretizza in parrocchia e in diocesi e che è rivolta a tutti, aveva già detto Francesco giovedì intervenendo al congresso del Forum internazionale di Azione Cattolica. Una missione, ha precisato domenica, che può realizzarsi anche nell'impegno politico purché si tratti di "Politica" con la "P" maiuscola. Il TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO

Evitare di guardare all'indietro

"Avere una bella storia alle spalle - ha detto il Papa - non serve per camminare con gli occhi all'indietro, non serve per guardarsi allo specchio, non serve per mettersi comodi in poltrona! Non dimenticare questo: non camminare con gli occhi all'indietro, farete uno schianto! Non guardarsi allo specchio! In tanti siamo brutti, meglio non guardarsi! E non mettersi comodi in poltrona, questo ingrassa e fa male al colesterolo!". Il Papa ha citato l'esempio di "grandi testimoni di santità" tra cui Giuseppe Toniolo, Armida Barelli, Piergiorgio Frassati e (applauditissimo) Vittorio Bachelet. E ha aggiunto: "Azione Cattolica, vivi all'altezza della tua storia! Vivi all'altezza di queste donne e questi uomini che vi hanno preceduto". "È nella vocazione tipicamente laicale a una santità vissuta nel quotidiano che potete trovare la forza e il coraggio per vivere la fede rimanendo lì dove siete, facendo dell’accoglienza e del dialogo lo stile con cui farvi prossimi gli uni agli altri, sperimentando la bellezza di una responsabilità condivisa".

«Radicati in parrocchia»

Parrocchia e diocesanità. Il Papa ne aveva già parlato al Forum di Ac e torna a sottolinearne l'importante. "Vi invito a portare avanti la vostra esperienza apostolica radicati in parrocchia - insiste - 'che non è una struttura caduca' - avete capito bene? La parrocchia non è una struttura caduca!, perché 'è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione'. La parrocchia è lo spazio in cui le persone possono sentirsi accolte così come sono, e possono essere accompagnate attraverso percorsi di maturazione umana e spirituale a crescere nella fede e nell’amore per il creato e per i fratelli. Questo è vero però solo se la parrocchia non si chiude in sé stessa, se anche l’Azione Cattolica che vive in parrocchia non si chiude in sé stessa".

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Nella Politica con la maiuscola

"Sentite forte dentro di voi la responsabilità di gettare il seme buono del Vangelo nella vita del mondo, attraverso il servizio della carità, l’impegno politico, - mettetevi in politica, ma per favore nella grande politica, nella Politica con la maiuscola! - attraverso anche la passione educativa e la partecipazione al confronto culturale. Allargate il vostro cuore per allargare il cuore delle vostre parrocchie".

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