Caro direttore,
da cittadina e fedele semplice chiedo ad “Avvenire” e a Tv2000 di sostenerci perché possiamo portare avanti nei giorni amari, giorni della pandemia da coronavirus, l’esperienza comune di preghiera del 19 settembre sera: luci sui balconi, recita del Rosario alle 21 in tutta Italia. Un grazie riconoscente.

Irene Coppi Milano

Caro direttore,
ieri sera, dopo aver pregato il Rosario per l’Italia promosso dalla nostra Conferenza episcopale, mi è venuta un’idea. L’Italia è composta da venti regioni: in ognuna di esse sono numerosi i santuari mariani. Perché non organizzare ogni sera un rosario teletrasmesso da un santuario mariano di una regione differente? Si potrebbe iniziare con la Valle D’Aosta e, sera dopo sera, scendere lungo tutto lo Stivale, fino alla Sicilia. Sarebbe bello includere anche un rosario da un santuario di San Marino e concludere con un rosario finale guidato dal Papa in Vaticano...

padre Claudio Santangelo, lazzarista parroco a Udine

Credo, cara signora Irene e caro padre Claudio, che le vostre attese e idee siano molto belle. Sappiamo che ogni preghiera che si leva vale di per sé eppure contribuisce a tessere una stessa tela di fede, di speranza e di consolazione tra la terra e il cielo, ma constato che il bisogno a cui voi date voce di darsi anche appuntamento tutti insieme in uno stesso “luogo” serale è davvero sentito. Lo dimostrano i numeri straordinari della partecipazione al Rosario del 19 marzo che abbiamo potuto registrare anche grazie alle dirette di Tv2000e via Facebook (che, pure, non tengono conto di quanti hanno pregato senza “collegarsi” anche con quei mezzi). Ci sono problemi pratici, lo so anche se non sono un “televisivo”, e ci sono le giuste limitazioni poste alla mobilità di tutti. Una risposta, magari settimanale, a questa domanda dal basso si può dare. Penso che i bravissimi colleghi di Tv2000, guidati dal direttore Morgante, possano fare molto. E noi siamo con loro e con voi tutti.