Fusione nucleare, gran passo soprattutto se saremo generosi con tutti
martedì 13 dicembre 2022

Caro direttore,
ho gioito stamane ascoltando di primissimo mattino e poi sentendo e vedendo confermata la notizia della raggiunta certezza che gli altissimi costi dei generatori per la Fusione Nucleare potranno essere “battuti” dalla quantità e dal valore dell’energia prodotta. Sono anziano e ho anche un’antica esperienza nella conduzione di grandi impianti, marini e terrestri, produttori di energia elettrica, e ho pensato immediatamente ai grandi benefici economici e ambientali che potranno venire dal raggiungimento di questo traguardo tecnico-scientifico. Benefici estesi a tutte le nazioni che potranno avere, finalmente, vera giustizia sociale e forte avanzamento nella capacità di rispondere ai bisogni essenziali delle popolazioni umane. Sto seguendo da molto tempo anche su “Avvenire” il lungo percorso di progettazione e sperimentazione di questa via all’energia pulita, senza scorie radioattive, che vede impegnati i maggiori Stati mondiali tra cui Stati Uniti, Cina e Russia e la nostra Europa unita. E non riesco a tacere una domanda: perché mai queste grandi nazioni implicate in un progetto così grande e bello, non si decidono a buttare bombe e cannoni, mine e gas e petrolio, e non impegnano tutte assieme per il bene di un mondo che abbiamo reso rantolante con la nostra arroganza? Direttore, Marco, mi basta che mi legga e mi comprenda. Grazie.

Eugenio Ginocchio capitano di mare Camogli (Ge)


Provo la sua stessa allegria, caro amico. Nutro la sua stessa speranza. E mi faccio la sua stessa domanda. Abbiamo atteso in tanti e per tanto, dopo che grandi attese erano state accese troppo precipitosamente già alla fine del secolo scorso, una conferma sperimentale del fatto che la fusione nucleare potrà diventare in tempi relativamente brevi un’alternativa concreta e in molti modi vantaggiosa all’attuale tecnologia nucleare, ovvero una fonte di energia generabile con impatto sostenibile e benefici condivisibili per e con tutta l’umanità. Vedremo le conferme e le tappe successive dopo gli esiti dell’esperimento coronato da successo alla californiana National Ignition Facility (preceduto da altri bei segnali, cito solo quello arrivato lo scorso febbraio grazie agli scienziati del gruppo di lavoro Eurofusion), ma la penso esattamente come lei: si tratterà davvero di un gran passo solo se sapremo essere generosi con tutti i popoli e tutti i Paesi e condivideremo il lavoro e i frutti legati a questa nuova conquista e ne faremo un motivo potente per disarmare la vita del mondo.

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