mercoledì 16 maggio 2018
Vitale la riapertura dei valichi per la Striscia: il 90% della popolazione rischia di rimanere senz’acqua potabile, quasi metà della popolazione è senza cibo, né carburante. L'appello di Oxfam
Emergenza a Gaza: manca il cibo. La storia di Alaa che amava la bici

La prolungata chiusura dei valichi per Gaza rischia di aggravare la già disastrosa crisi umanitaria in corso, impedendo alla popolazione il rifornimento di beni essenziali come cibo, acqua e carburante. E l’allarme lanciato oggi da Oxfam, dopo i gravissimi fatti degli ultimi giorni.

Dieci anni di blocco da parte di Israele hanno infatti causato il collasso delle infrastrutture e dei servizi di base per 2 milioni di abitanti intrappolati nella Striscia, in maggioranza rifugiati, ormai allo stremo.La situazione umanitaria è disperata e quasi la metà della popolazione non ha cibo a sufficienza, con un tasso di disoccupazione arrivato oltre il 40% e circa 23.550 persone ancora senza casa dalla guerra del 2014.

Oxfam al momento sta aiutando 258.000 persone a Gaza fornendo cibo, acqua e servizi igienici vitali. Oxfam inoltre lancia un appello urgente alla comunità internazionale per l’avvio di un’indagine indipendente sull’uccisione di oltre 60 manifestanti durante gli scontri degli ultimi giorni.

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