venerdì 14 ottobre 2022
Un enorme piatto simboleggia i milioni di piatti che ogni giorno restano vuoti, in Italia e nel mondo. Un'iniziativa di Azione contro la fame per la Giornata mondiale dell'alimentazione
Non lasciamolo vuoto, un'installazione solidale a City Life contro la fame

Domenica 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Azione contro la Fame lancia una grande mobilitazione per accendere i riflettori sulla crisi alimentare globale in atto, e chiamare tutti, dai decisori politici ai singoli cittadini, a dare il proprio contributo per raggiungere insieme l’obiettivo “Fame Zero”.

Un enorme piatto vuoto in Piazza Tre Torri, nel complesso City Life di Milano, simboleggia i milioni di piatti che ogni giorno restano vuoti, in Italia e nel mondo. A richiamare il titolo della giornata dell’alimentazione, che quest’anno recita “Non lasciare nessuno indietro”, l’appello lanciato da Azione contro la Fame: #NonLasciamoloVuoto.

“La Fame è la più grande emergenza del nostro tempo – ricorda Simone Garroni, direttore di Azione contro la Fame in Italia - la sua estrema attualità è data da due ordini di ragioni: i numeri, innanzitutto, delineano una vera e propria crisi alimentare di dimensioni globali, che investe anche i Paesi più ricchi. In secondo luogo, ci sono le cause strutturali della Fame, che sono tra i temi più caldi oggi, e da cui dipende il futuro del Pianeta, ovvero: conflitti, crisi climatica e disuguaglianze sociali”.

I numeri​

Nel mondo
828 milioni di persone soffrono la fame ;
oltre 2 milioni di bambini malnutriti muoiono ogni anno ;
50 milioni di persone sono sull’orlo della carestia, in 45 Paesi ;
i finanziamenti umanitari sono diminuiti del 27% nell'ultimo decennio, nonostante i bisogni crescenti ;
l’aumento dei prezzi fa aumentare anche i costi dell’intervento umanitario e, a parità di risorse, ne diminuisce l’impatto.

In Italia
quasi 1 persona su 10 è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 5,6 milioni;
di queste 1,3 milioni sono bambini;
ulteriori 8,7 milioni di persone sono in condizione di vulnerabilità economica (povertà relativa).

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