giovedì 17 giugno 2021
A Novegro migliaia di messaggi lasciati da chi ha ricevuto il vaccino e ricomincia a vivere: «Posso riabbracciare mia madre dopo un anno», «Questo è un privilegio», «Finalmente la spiaggia»

Nessuna paura, o esitazione. Solo “grazie”. Una marea sterminata di “grazie”, scritti con tutti i colori e in tutte le lingue del mondo. Perché il vaccino contro il Covid è un «privilegio», e significa tornare alla vita: chi a riabbracciare la madre che non vede da oltre un anno, chiusa in una Rsa, chi molto più semplicemente a ridere e scherzare con gli amici sulla spiaggia.

Toglie il fiato il muro di messaggi sistemato proprio davanti all'area dell'attesa post-vaccino dell'enorme hub milanese di Novegro. La gente si ferma a leggere, qualcuno sorride, qualcuno si commuove, tutti vogliono partecipare a quella che è soprattutto una manifestazione collettiva di gratitudine ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, operativi h24 per l'organizzazione della campagna non solo a Milano, ma in tutto il Paese. Altri “eroi”, spesso dimenticati. Come il signor Fulvio, che a smistare i vaccinandi nei box passa 4 giorni a settimana con i suoi 83 compleanni: «Tu de chì, tu de lì» ripete in milanese sorridendo a tutti.

«Che tutto questo possa esserci di insegnamento per creare qualcosa di migliore. We can, possiamo» si legge su uno dei tanti post-it. Lì accanto una ragazza sistema il suo prima di scappare via: «Sì, possiamo».

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